I lavori di ristrutturazione e ampliamento del Collège Michelet dovevano essere l’occasione per rivitalizzare un angolo di città grigio e anonimo. La vecchia scuola era formata da una struttura pesante e rigida, priva di caratterizzazioni e improntata ad un rigido funzionalismo.Di più: la città penetra dentro gli spazi della scuola attraverso uno spazio multifunzionale, allestito per incontri e intrattenimenti, con sala e palcoscenico. Dotato di ingresso autonomo, è interno alla scuola ma permette - con orari liberi - un utilizzo da parte di tutta la comunità.Ma la relazione tra città e scuola è ancora più profonda: come la città la scuola è formata da spazi unici e diversi che coesistono perchè tenuti insieme da un tessuto di relazioni.La scuola – città si contrappone così alla visione funzionalista - governata da criteri di utilità – che porta a generare spazi uguali, seriali: la scuola – fabbrica. Formazione invece che produzione.