Le classi aperte permettono ai bambini di essere continuamente consapevoli di tutto il lavoro intorno a sé. La loro mente assorbente si nutre di questo scambio, che avviene soprattutto nell’osservazione e nell’esperienza diretta ed è spesso invisibile agli adulti.
Favorire gli scambi tra i bambini è uno dei punti cardine del metodo, e si realizza in primo luogo nella strutturazione a classi aperte. Le aule del secondo ciclo son collegate tra loro attraverso ampie portescorrevoli e comunicano a loro volta visivamente anche con il primo ciclo, posto di fronte sull’altro lato del corridoio e sistemato in un unico ambiente diviso con gli arredi.
La grande apertura che unisce le aule di quarta e di quinta, creando un unico grande ambiente-laboratorio insieme alla terza classe.
Mettersi con il proprio lavoro accanto ad un bambino impegnato nel proprio, crea continuamente occasioni per imparare, fa nascere la voglia di imitare o l’occasione di rafforzare le proprie conoscenze aiutando gli altri. Favorito in molti modi, si genera un sostegno reciproco, nascono le richieste dei più piccoli e l’offerta di aiuto dei più grandi: i bambini di quinta insegnano ai piccoli a fare il cameriere, a gestire la biblioteca, quelli di seconda chiedono di andare ad aiutare i più piccoli a usare un materiale.
È un lavoro profondo, una circolarità di energia che nutre la mente dei bambini e si deposita nella loro esperienza formando un ricco bagaglio di esperienze di cui gli adulti possono osservare continuamente gli effetti positivi.
L’aula di terza classe. A destra, oltre la grande porta scorrevole tenuta sempre aperta, si vede la quarta, mentre di fronte un’altra porta molto ampia mette in comunicazione con il corridoio.