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02 marzo 2015

Giovanni Biondi presenta a Firenze 'Apprendere in digitale'

Elena Mosa e Leonardo Tosi, ricercatori dell'Indire, sono fra gli autori del volume che sarà presentato il 10 marzo al Liceo 'Michelangiolo'

di Costanza Braccesi

 

Martedì 10 marzo alle ore 15.30, nell'Aula Magna del Liceo classico "Michelangiolo" di Firenze (via della Colonna 9/11), il presidente dell'Indire Giovanni Biondi presenta il volume "Apprendere in digitale. Come cambia la scuola in Italia e in Europa" (Guerini e Associati, 2014), insieme al presidente del CIDI Beppe Bagni, al presidente della CCIAA di Firenze Leonardo Bassilichi e al direttore di Scuola democratica Luciano Benadusi. Durante l'incontro interverrà Davide Faraone, Sottosegretario del Ministero dell'Istruzione.

Autori del volume sono cinque esperti - fra i quali Elena Mosa e Leonardo Tosi, ricercatori dell'Indire particolarmente impegnati sui contenuti didattici digitali e sugli ambienti di apprendimento innovativi - che raccontano la «scuola 2.0» attraverso un'analisi degli strumenti, delle tecniche e delle diverse teorie di apprendimento, senza trascurare la concretezza fornita dai risultati di varie esperienze realizzate nel corso degli ultimi anni, anche in relazione allo scenario internazionale.

Oltre a Mosa e Tosi, gli autori del volume sono Sebastiano Bagnara, insegnante di Psicologia generale ed Ergonomia cognitiva in diversi atenei e docente di Human factors allo IUAV dell'Università di San Marino, Vittorio Campione, vice direttore di Scuola Democratica e direttore della Fondazione Astrid, e Simone Pozzi che da anni svolge attività di ricerca sull'interazione Uomo-Macchina.

La prefazione è di François de Brabant, che da oltre 25 anni studia il mondo delle nuove tecnologie per la comunicazione. Per de Brabant, le tecnologie non vanno introdotte nella scuola per essere al passo con i tempi, ma perché, in caso contrario, tutti i percorsi educativi saranno destinati all'inefficacia. Per dotare l'Italia di un sistema scolastico che funzioni - sostiene lo studioso - bisogna prendere atto che la trasformazione della società attuale in società dell'informazione e della comunicazione è irreversibile. È necessaria dunque una rottura in grado di determinare un profondo mutamento nel modo di intendere l'organizzazione del lavoro scolastico, per allinearla ai risultati dello sviluppo tecnologico degli ultimi vent'anni.

L'incontro del 10, introdotto dalla dirigente scolastica del Liceo "Michelangiolo" Patrizia D'Incalci, permetterà di approfondire i temi affrontati in "Apprendere in digitale", un volume che si rivolge a tutti coloro che nella scuola lavorano con impegno, passione e intelligenza e che sono, talvolta inconsapevolmente, già attori del cambiamento.


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