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Cammina cammina

La fotografia racconta 150 anni di storia italiana dei diritti dell’infanzia

di Stefania Chipa
01 Gennaio 2005

I bambini e i loro diritti.

Una conquista recente in alcuni paesi e un traguardo ancora da raggiungere in molte altre regioni della terra.
Una mostra fotografica a Firenze ripercorre questo difficile cammino lungo 150 anni di storia dell’infanzia italiana, dalla fine dell’Ottocento fino ai giorni nostri.

Organizzata dalla Fondazione per la storia della fotografia Fratelli Alinari e dall’Istituto degli Innocenti, in collaborazione con Giotto – Fila, la mostra è ospitata all’interno dell’Istituto degli Innocenti, ente che dal 1419 è il “luogo dei fanciulli” per eccellenza.
Un’istituzione nata per stare a fianco dei bambini più sfortunati così da garantire loro il rispetto del diritto fondamentale a vivere la propria esistenza; un ente che ha rappresentato in Italia una delle prime affermazioni di una società consapevole delle proprie responsabilità nei confronti dell’infanzia.

Entrando nel Salone Brunelleschi, lungo i cui spazi affrescati si snoda il percorso espositivo, si viene immediatamente colpiti dagli occhi, centinaia di piccoli occhi che raccontano attraverso le loro espressioni la difficile storia dei loro diritti: il diritto a vivere amati in una famiglia, a crescere in salute, il diritto all’educazione e al gioco.

Diritti che nel mondo vengono per la prima volta riconosciuti in epoca assai recente, il 20 novembre 1989, quando l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha varato la Convenzione internazionale dei diritti dell’infanzia. Nella Convenzione si è compiuto un passo molto importante, ricorda Lucia Nencioni, giornalista dell’Istituto degli Innocenti e autrice di uno dei saggi pubblicati all’interno del catalogo: i bambini (con questo termine intendendo i minori di 18 anni) vengono per la prima volta considerati “soggetti” di diritto, ossia detentori di diritti sociali.Bambini che giocano, Archivio Dia Indire

L’Italia ha ratificato l’accordo nel 1991, ma ciò che più colpisce è il fatto che a tutt’oggi due stati, che si trovano in opposte condizioni in quanto a processo democratico e condizione economica, la Somalia e gli Stati Uniti, non hanno ancora ratificato la Convenzione. (leggi la storia della Convenzione)

A partire dal 18 giugno 2004 i diritti dei bambini hanno trovato un nuovo spazio: quello all’interno della Costituzione Europea che riconosce la tutela dei diritti dei minori come uno degli obiettivi interni e internazionali principali (artt. 3.3 e 3.4).

La mostra aiuta a fare il punto, snodandosi attraverso i quattro percorsi tematici dei diritti, Una Famiglia per cominciare, Crescere sani, Giocare che passione!!, Tante cose da imparare, e racconta scenari ormai lontani e avvenimenti recenti, storie di diritti negati e diritti conquistati, immagini di sofferenza e scene di affetto tra generazioni, corpi di adolescenti piegati dal lavoro, ma anche felicemente affaticati dalle attività sportive, giovani menti alla ricerca di modi nuovi per “sbarcare il lunario” e intelligenze vive impegnate nelle fatiche scolastiche.

Alla scuola e al diritto all’istruzione è dedicata un’ampia sezione della mostra che documenta scene di vita scolastica e scatti rubati alle colonie estive, alle visite di istruzione, allo studio individuale.

Quaderno, 1936, Fondo Materiali Scolastici IndireLa fotografia e la scuola: uno stretto binomio. Non appena diventa obbligatoria è infatti proprio la scuola a fare largo uso della fotografia per immortalare, al termine di ogni anno scolastico, volti e espressioni della vita di classe. La fotografia esce dalle sale di posa e acquista una spontaneità nuova, si fa strumento democratico che ritrae tutti, senza alcuna distinzione, perchè tutti, in fondo, sono uguali di fronte all’obiettivo.

E’ testimone dei tempi e “strumento individuale della memoria” (come scrive Charles-Henri Favrod nel saggio contenuto all’interno del catalogo).
Ritrae fatti, ma anche stati d’animo. E quando esce dagli archivi e viene mostrata al pubblico riesce ad intrecciare i mille fili delle memorie individuali in una grande memoria collettiva che racconta il tempo e ad esso sopravvive.


La mostra rimane aperta fino al 16 gennaio 2005.
Prevede iniziative particolari a favore dei bambini ai quali sono dedicati laboratori didattici e un itinerario espositivo costruito “su misura”, per stimolarli ad osservare le fotografie sotto differenti punti di vista, ad individuare nuove chiavi di lettura, a giocare con le immagini.
Le scuole della Toscana, inoltre, ogni sabato mattina possono raggiungere gratuitamente Firenze a bordo dei treni del Trasporto Regionale.




Cammina, cammina. 150 anni di fotografie di bambini nelle Collezioni Alinari

Istituto degli Innocenti, Piazza Santissima Annunziata, 12 - Firenze
fino al 16 gennaio 2005

Orario
lunedì-venerdì: 9,00 > 18,00
sabato: 10,00 > 22,00
domenica e festivi: 10,00 > 19,00

Informazioni e prenotazioni
tel 055 2395200
fax 055 2382857
e-mail info@alinari.it

 

 
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