di Francesco Vettori
15 Marzo 2005
Partendo dalla Vostra esperienza, può parlarci degli aspetti che
risultano essenziali per una buona pratica di insegnamento e di
apprendimento e dei criteri per valutarla?
L’obiettivo del Polo Qualità di Milano è promuovere il miglioramento della
qualità nel sistema scolastico, sostenendo la diffusione della cultura della
qualità e delle pratiche operative conseguenti e offrendo alla scuole coinvolte
nel progetto l’assiste.nza tecnica necessaria a realizzare per intero
il percorso. Il Progetto Qualità propone un modello di gestione centrato su
una lettura della scuola come organizzazione che eroga un
servizio. Il servizio scolastico è dunque il risultato di un insieme coerente di
processi che devono essere programmati, governati e controllati per garantire la
qualità e l’affidabilità dell’offerta formativa, valorizzando la
pluralità degli approcci all’istruzione. La gestione
per processi e per obiettivi consente alla scuola di migliorare con
continuità l’efficacia della propria offerta e l’efficienza del proprio
funzionamento. Il riferimento alle norme UNI EN ISO 9001 per la certificazione della Qualità, nonché ai
modelli per la gestione della qualità - EFQM – European Foundation Quality Management - consente
di sviluppare il percorso per la qualità della scuola disponendo di linee guida
che agevolano il confronto con differenti realtà organizzative senza rinunciare
alla propria specifica identità ed esperienza. Negli ultimi anni il Polo
Qualità di Milano ha lavorato in particolare sulla promozione dello sviluppo del
sistema integrato Scuole, Formazione, Università e Impresa attraverso
l’apprendimento per competenze nella prospettiva del Long Life
Learning. Il progetto è nato dall’esigenza di stabilire
obiettivi di apprendimento condivisi dalla scuola, dalle università e
dalle imprese e di definire le competenze che gli studenti devono
possedere o essere in grado di sviluppare per avere successo all’università o
sul lavoro. Per una buona pratica di insegnamento e apprendimento, quindi,
riteniamo che sia importante stabilire quali competenze lo studente deve
possedere per completare in modo soddisfacente il percorso di studi o
inserirsi nel mondo del lavoro. Secondo un percorso di progressivo
affinamento e a partire dal processo di lavoro dello studente, si è giunti a
una classificazione delle competenze condivisa. E’ stata quindi
costruita una matrice che, applicata a qualsiasi processo di lavoro, permette di
descrivere le prestazioni richieste mettendole in relazione alle competenze
mobilitate. Si è quindi passati all’individuazione di modalità di
accertamento delle competenze con la costruzione di prove e
unità formative che verificano il possesso o meno di una determinata
competenza.
Il Vostro progetto si serve di una rete di relazioni che coinvolge
soggetti diversi dislocati sul territorio: può spiegarci quanta importanza oggi
hanno le cosiddette tecnologie dell’informazione e della comunicazione e
illustrarci i progetti in questo senso più significativi?
La collaborazione tra i diversi soggetti interessati allo sviluppo della
qualità della scuola ha generato un sistema di partnership che è diventato negli
anni un punto di forza del progetto. Il Polo Qualità ha lavorato creando sul
territorio reti con soggetti diversi a seconda del progetto messo in
atto. A sostegno del lavoro in rete, nel 2001 è stato progettato e
realizzato ReQuS, la Rete per la
Qualità della Scuola. ReQuS non è solo un portale web per mezzo del quale tutte
le scuole italiane possono accedere ai risultati e agli strumenti prodotti dal
progetto, ma una modalità per lavorare insieme. Esso rende
possibile infatti lo scambio di informazioni, l’esercizio del
teamworking virtuale, la fornitura di una molteplicità di servizi.
Un sistema di istruzione e formazione che funziona è unanimemente
auspicato: può dirci quali istituzioni pubbliche e private sono di fatto
maggiormente interessate, dal momento che ne traggono beneficio, al
miglioramento di questo sistema?
Le istituzioni interessate al miglioramento del sistema di istruzione e
formazione e che hanno dato appoggio ai Poli qualità, oggi Laboratori per lo
Sviluppo della qualità nella scuola, sono MIUR e Confindustria che hanno siglato
vari Protocolli d’intesa a livello nazionale . A Milano il Protocollo
d’intesa tra Assolombarda e la Direzione Generale dell’Ufficio Scolastico
Regionale si è concretizzato in un “Piano d’azione per lo sviluppo del
Progetto Qualità in Lombardia” sottoscritto anche dalla Regione
Lombardia. Le attività più recenti sviluppate dal Progetto si sono inoltre
caratterizzate per il coinvolgimento, accanto alle scuole, di soggetti
istituzionali (come l’Ufficio Scolastico e le Università), di agenzie formative
(come i CFP e Formaper), di associazioni di rilievo internazionale (come la
Citta dei mestieri, AICQ e l’Associazione Premio Qualità Italia), di Enti locali
(Comune e Provincia di Milano), di società di ricerca (Gruppo CLAS, ISTUD e
IARD), della Regione Lombardia e di Assolombarda, alla quale si deve la
collaborazione delle imprese.
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