di Patrizia Lotti
11 Settembre 2003
Abstract dell'articolo di "Che ne pensano i bambini", pubblicato in Italiano e oltre.
L’indagine affronta il problema dell’inserimento degli alunni stranieri nella scuola dell’obbligo italiana.
E’ stato distribuito un questionario a 40 studenti di nazionalità non italiana della scuola media e della scuola elementare per accertare la difficoltà di apprendimento della lingua italiana come lingua straniera..
La principale difficoltà si riscontra nella necessità di sostituire rapidamente la madrelingua con una lingua del tutto nuova, indispensabile per inserirsi nella società, per comunicare e per fare amicizia. La lingua madre resta invece la "lingua degli affetti", cioè quella usata in ambito familiare o con i conterranei che frequentano la stessa scuola o la stessa comunità. I ragazzi stranieri sono consapevoli di aver bisogno di aiuto e chiedono di avere interlocutori attivi, insegnanti ed educatori capaci di ascoltare, di cogliere le diverse realtà, di aiutarli a migliorare le loro capacità di esprimersi.
Un ambiente accogliente in classe e l’individualizzazione dell’insegnamento, sono le condizioni indispensabili per facilitare l’apprendimento della lingua italiana e l’integrazione scolastica e sociale degli alunni stranieri.
Francesca Gaudenzio, "Che ne pensano i bambini", in Italiano e Oltre, a. 17, n. 5, nov dic 2002, pp. 262-267.
Abstract a cura di Valeria Biggi, progetto RIVI - Indire.
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