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INTERCULTURA

MedTwinning: un ponte multimediale sul Mar Mediterraneo

Uno spazio euro-mediterraneo dell’istruzione e della conoscenza

di Silvia Dell Acqua
27 Novembre 2006

Alla fine della 536esima notte, Sharāzād narra il racconto di Sinbad il marinaio: il ricco Sinbad riferisce al Sinbad povero che egli divenne tale, grazie alla fortuna e al favore del destino, nel corso di sette meravigliosi viaggi, tre dei quali lo portarono a solcare le acque del Mar Mediterraneo. E’ così che, una delle opere letterarie della cultura araba più conosciute al mondo, rende testimonianza dell’importanza che il Mar Mediterraneo ha avuto, fin dall’antichità, come catalizzatore di interesse, curiosità e scambio, per le civiltà che hanno abitato sulle sue sponde.

Questo interesse secolare non si è estinto, al contrario, per svilupparlo ed approfondirlo, anche oggi, gli Stati che si affacciano su questo mare promuovono politiche e progetti, che hanno come finalità la conoscenza reciproca, il rispetto e la valorizzazione delle proprie ricchezze.
Entro questa cornice, l’Italia insieme ad Algeria, Marocco, Tunisia, Egitto e Giordania, ha avviato un progetto con l'obiettivo di realizzare un ponte multimediale che unisca le due sponde del Mediterraneo: MedTwinning.
L'iniziativa promuove la creazione di uno Spazio euro-mediterraneo dell’istruzione e della conoscenza, nel solco della Strategia di Lisbona, con un impegno italiano già dal 2003.

L’idea progettuale ha la sua genesi nell’azione eTwinning – programma eLearning della Commissione europea – il cui obiettivo è il gemellaggio elettronico tra scuole europee: grazie all’uso delle TIC, due o più scuole di Stati membri differenti si gemellano virtualmente, scegliendo un argomento di comune interesse, sul quale lavorano e sviluppano contenuti, in condivisione virtuale, avvalendosi di strumenti multimediali, quali posta elettronica, Skype, video-conferenza, lavagna condivisa, pod-casting, ed altri ancora. Muovendo i passi da questa azione europea, Indire e la Direzione Generale Affari Internazionali del Ministero della Pubblica Istruzione hanno dato un’opportunità unica alle scuole italiane che già aderiscono ad eTwinning: la possibilità di aprire il proprio gemellaggio ad una scuola di uno dei cinque paesi mediterranei sopra-citati.

MedTwinning sarà ufficialmente inaugurato a Firenze, presso l’Educandato della SS. Annunziata al Poggio Imperiale, l’11 e 12 dicembre, in una due giorni in cui i rappresentanti e gli esperti dei Ministeri dell’Istruzione delle sei nazioni coinvolte nel progetto avranno l’opportunità di presentare i propri sistemi di istruzione e di incontrare gli insegnanti italiani eTwinning, i cui gemellaggi si apriranno alle scuole mediterranee. Nello specifico, l’Unità eTwinning Italia ha selezionato, tra le numerose candidature, circa cinquanta gemellaggi italiani, mentre ogni nazione della sponda sud del Mediterraneo ha designato 10 scuole interessate ad istituire un gemellaggio virtuale, per l’appunto un MedTwinning, con le scuole italiane.
Le scuole mediterranee entreranno, quindi, come terzo partner in un gemellaggio eTwinning, che vede protagoniste una scuola italiana ed un’altra europea: l’Italia farà da ponte virtuale tra le scuole di questi cinque paesi e quelle dell’Unione europea.

La prima giornata di lavori sarà, principalmente, informativa, la seconda, invece, operativa. In particolare, l’11 dicembre saranno affrontati i seguenti temi: il ruolo della scuola nell’ambito della cooperazione trans-nazionale e della cittadinanza, la genesi e le prospettive di MedTwinning, il progetto stesso in relazione al Patto di Stabilità del G8 Mena, ed infine il valore aggiunto che, la mobilità virtuale ed i laboratori digitali, possono dare all’intercultura. Quindi i cinque paesi ospiti dell’incontro presenteranno agli esperti italiani del Ministero, agli insegnanti eTwinning ed ai referenti pedagogici ed istituzionali dell’Azione, i loro sistemi di istruzione e formazione. La mattina del 12 dicembre sarà, invece, dedicata interamente al dialogo ed alla reciproca conoscenza dei possibili partner MedTwinning al di qua e al di là del Mediterraneo.

L’avvio di questo progetto consente di allargare la riflessione a scenari più ampi. Volgendo, infatti, lo sguardo alla storia, MedTwinning non è che un capo di un filo rosso che attraverso i secoli, perpetua il dialogo culturale ed l’interesse tra gli abitanti della nostra penisola e le popolazioni del Mediterraneo. In particolare, l'epoca d'oro dell'Islam, con il fiorire straordinario della scienza, dell'arte, della cultura ha rappresentato una delle ere più importanti per lo sviluppo del pensiero umano. In particolare, l'uso della carta, che gli Arabi avevano importato dalla Cina, determinò la diffusione dei libri in tutto il mondo islamico. La biblioteca di Cordova, nell'800 d.C. contava 500.000 volumi, i quali rappresentavano la summa dell'umano sapere. Gli Arabi eccelsero soprattutto in astronomia, matematica, medicina ed i libri scritti dagli scienziati musulmani costituirono testi di riferimento per le Università europee fino al 1600. (foto dei libri)

Considerando l’epoca contemporanea, pur avendo i libri un’importanza ancora fondamentale nel campo del sapere umano, le nuove tecnologie, ed in particolare internet, hanno comportato uno straordinario dinamismo nelle relazioni culturali, e non solo, tra i popoli. Quindi, proprio per non vanificare il patrimonio accumulato nel passato, è necessario essere al passo con i tempi, introducendo nel dialogo culturale euro-mediterraneo gli strumenti multimediali. Studenti e studentesse italiani, tunisini, marocchini, giordani, egiziani ed algerini lavoreranno concretamente insieme su argomenti di comune interesse, avvalendosi di strumenti innovativi e multimediali, continuando in questo modo, nell’epoca del 2000, e con gli strumenti più avanzati a disposizione oggi, una storia di scambi culturali, ormai millenaria.

Per introdurre questo importante incontro, precisiamo i significati del binomio TIC-Scuola nei cinque Stati mediterranei che aderiscono a MedTwinning.

Egitto

Il World Economic Forum di Sharm El Sheikh del 20-22 maggio 2006 ha determinato un nuovo impulso innovativo all’Iniziativa egiziana per l’Istruzione (Egyptian Educational Iniziative EEI): l’obiettivo strategico individuato è stato il miglioramento dell’istruzione in Egitto tramite l’utilizzo sapiente delle TIC. Nello specifico la EEI avrà quattro focus: l’istruzione pre-scolare, quella superiore, l’apprendimento lungo tutto l’arco della vita e lo sviluppo dell’industria dell’e-learning. Secondo i dati del Ministero dell’Istruzione egiziano, nella sua prima fase l’EEI interesserà 820.000 studenti, 2000 scuole e oltre 30 università. Già dal 2003 è operativo nella nazione il progetto “e-learning” che consente alle scuole egiziane, che aderiscono all’iniziativa, di essere tra loro connesse in rete e di seguire due distinte modalità di lavoro collaborativi on-line: l’una sincronica e l’altra diacronica. Della prima fanno parte le lezioni virtuali, che avvengono tramite la comunicazione interattiva, nella seconda, invece, gli studenti hanno la possibilità di accedere a materiali on-line da casa. In questo modo essi possono aumentare la loro capacità nell’utilizzare le nuove tecnologie, in modo integrato rispetto al tipo di studi che stanno seguendo. Secondo i dati della Banca Mondiale, le scuole che hanno inserito l’insegnamento virtuale nel loro curricolo sono cresciute da 2004 nell’anno 2003-2004 a 5.400 nel 2004-2005, inoltre, dato assai significativo, gli eventi che nelle scuole sono stati organizzati per incentivare e promuovere le “TIC nella scuola” sono passati da 960 nell’anno 2003-2004 a 2.400 nell’anno 2004-2005: è evidente che sempre più scuole, in Egitto, esprimono un concreto interesse per l’innovazione multimediale del metodo di apprendimento/insegnamento.
Inoltre, sempre in seguito alla EEI, l’Egitto si trova all’avanguardia come primo paese ad aver lanciato TEO (In Tel Teach Essentials Online), un programma la cui realizzazione ha visto la collaborazione tra il Ministero dell’Istruzione e quello delle Comunicazione e della Tecnologia dell’Informazione. L’obiettivo di TEO è di offrire agli insegnanti egiziani metodologie e strumenti per integrare le tecnologie all’interno del programma di studio nazionale; l’obiettivo è di formare 650.000 insegnanti entro il 2010. Questo progetto è la continuazione del precedente “Teach to the future” che ebbe inizio nel 2004 e che ha interessato 54.000 insegnanti.

Algeria

A partire dal 2002 il sistema di istruzione algerino sta vivendo una riforma profonda. Oltre a dirigere i propri sforzi verso una maggiore alfabetizzazione della popolazione, ad aumentare il numero degli insegnanti ed a migliorare la loro formazione, numerosi provvedimenti sono stati presi per integrare l’uso delle TIC all’interno del curricolo algerino. In particolare, secondo la Banca Mondiale, in Algeria dal 2000 al 2005 il numero di utenti inter-net, tra la popolazione, è cresciuto in modo significativo: ogni 1000 abitanti gli utenti sono, infatti, passati da 1 a 50. Nello specifico, nel testo della Riforma del Sistema di Istruzione algerino, alla voce “Integrazione delle Nuove Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione” si leggere che è espressa volontà del Ministero dell’Istruzione far sì che, gli studenti algerini abbiano familiarità con le TIC, in modo che essi stessi potranno vivere integrati in un mondo in cui l’uso delle TIC stesse sarà quotidiano. In particolare l’introduzione di tali tecnologie avrà, in primis, un impatto significativo sui contenuti ed i metodi per la formazione degli insegnanti; inoltre anche i programmi ne saranno influenzati: “la scuola della conoscenza si evolverà verso un tipo di scuola dell’apprendimento, del metodo e dell’intelligenza”. A questa stregua anche il rapporto tra insegnanti, insegnanti e studenti e tra studenti evolverà, e con esso i metodi pedagogici, che vedranno innanzitutto l’evoluzione verso una maggiore autonomia e, non secondariamente, comporteranno uno spettro di azione dello studente più ampio e la possibilità di personalizzazione del proprio percorso di apprendimento.
E’ interessante sottolineare che l’Algeria pur non essendo un paese OCSE, fa proprio il discorso della “Personalizzazione nell’apprendimento” che è una delle nuove linee guida dei paesi OCSE per il 2006. In questa strategia le TIC trovano il loro humus naturale, in quanto si adattano in modo sorprendente al cambiamento della società ed, anzi, sono esse stesse, in numerosi casi, promotrici di evoluzione. Grazie alla personalizzazione dell’apprendimento lo studente è maggiormente spronato alla ricerca e a sentirsi, in prima persona, partecipe e fautore del processo di apprendimento.

Marocco

A partire dal 1999 da parte del Ministero dell’Istruzione marocchino vi è stata una particolare attenzione all’integrazione delle TIC all’interno della scuola come strategia per realizzare, in Marocco, una società dell’informazione e della comunicazione. Questa strategia è stata sostenuta e perseguita non soltanto dal settore pubblico, ma l’apporto di quello privato è stato molto importante. In particolare, a seguito della formazione di una commissione formata sia da interlocutori pubblici sia privati il 29 febbraio del 2000, è stato infatti lanciato il “Progetto Pilota per la Promozione del Commercio Elettronico”, che ha portato in seguito al delinearsi dell’attuale “Piano 2008: una classe, un computer multimediale connesso a internet”. Questo piano comporterà la dotazione per ogni classe marocchina di prodotti on-line e off-line: per quanto riguarda i primi tra gli altri si segnala il “biblio-web”, tra i secondi Cd-Rom e manuali digitali per l’apprendimento. Inoltre, con lo scopo di aumentare la diffusione dell’uso di inter-net a scopo educativo, il governo marocchino ha lanciato il “Maroc Wide Area Network” (MARWAN), un progetto no-profit, finalizzato a dar vita ad una rete sofisticata nazionale per il settore dell’istruzione e della ricerca.

Giordania

Nell’agosto 2001 la “Connectivity Partnership International “ (CPI) ha cooperato a tracciare un piano per l’individuazione delle priorità in materia di nuove tecnologie in Giordania. Tra queste spicca l’importanza dell’uso delle TIC nella scuola, testimoniata concretamente dalla creazione dell’”e-Learning Portal”e dalla presenza nella nazione di “Netcorps” di giovani come agenti di disseminazione delle tecnologie nell’ambiente educativo. In seguito, nel febbraio 2005 è stato inaugurato il “Centro per l’Innovazione Tecnologica nella Scuola” (School Technology Innovation Centre) frutto della collaborazione tra il Ministero dell’Istruzione, il Ministero delle Comunicazioni ed il settore privato. E’ proprio da questo centro che si è sviluppata l’iniziativa “e-village”, finalizzata all’inclusione della componente digitale sia nella scuola, sia nell’ambiente familiare dello studente. In particolare ad oggi sono 2.000 le scuole giordane che fanno parte del “National Broadband Learning Network”, entro il 2008 l’obiettivo è di arrivare a 3.000 scuole e di coinvolgere 1 milione e mezzo di studenti in questa rete telematica. Secondo i dati del Ministero dell’Istruzione giordano, ad oggi, in 2.800 scuole giordane sono presenti 80.000 computer, entro il 2008 si prevede di dotare 3.000 scuole con 150.000 computer.

Tunisia

Obiettivo fondamentale del Ministero dell’Istruzione tunisino entro la fine del 2006 è la connessione del 100% delle Scuole Primarie, Secondarie e delle Università della nazione alla rete inter-net. In particolare in Tunisia, già nel 4° e 5° anno della scuola primaria è previsto l’insegnamento dell’uso delle nuove tecnologie. Questo tipo di istruzione continua lungo tutto il percorso scolastico dello studente, conducendo quest’ultimo, a seconda dell’ordine e grado della scuola frequentata, ad acquisire una conoscenza ed una capacità di utilizzo degli strumenti multimediali sempre più approfondita. A testimonianza della particolare valenza che le TIC hanno all’interno dell’istruzione in Tunisia, non solo come strumento di apprendimento, ma anche di inclusione sociale, l’UNESCO ha organizzato proprio a Tunisi nel novembre 2005 una conferenza internazionale sull’uso delle TIC per le gli studenti diversamente abili.
In particolare per l’anno scolastico 2006-2007 sono previste numerose novità dal punto di vista tecnologico: è stato scelto dal Ministero dell’Istruzione tunisino un primo approccio di tipo ludico alle nuove tecnologie, in un secondo momento i 1.300 professori impegnati nel campo delle TIC avranno il compito di far evolvere questo approccio verso dinamiche più collaborative e finalizzate al lavoro di squadra in classe ed a solleticare la curiosità degli studenti, spronandoli a ricercare su argomenti di loro interesse, avvalendosi delle TIC messe loro a disposizione.
A questo proposito assai utile è il portale educativo tunisino “Edunet” in cui è possibile avere un’istantanea assai fedele del grande dinamismo che contraddistingue la scuola tunisina nel campo delle TIC.

Dalle considerazioni fin qui fatte, i dati a disposizione, e l’evoluzione descritta, è possibile affermare che MedTwinning rappresenta un nuovo tassello nel mosaico dei rapporti che hanno contraddistinto il dialogo e la reciproca influenza tra le due sponde del Mar Mediterraneo. Se, come dice Shakespeare, “Le parole sono l'accompagnamento dell' esperienza del mondo” il fatto che molti termini della nostra lingua sono di tradizione araba - per citare alcuni esempi, algebra, alcool, almanacco – testimonia in modo evidente l’importanza delle relazioni culturali, diplomatiche, politiche e commerciali per l’evoluzione delle civiltà sulle due sponde del Mediterraneo.
Grazie a MedTwinning, alla luce della rinnovata volontà di conoscenza reciproca e di gemellaggio virtuale tra Italia, Tunisia, Algeria, Giordania, Marocco ed Egitto, è possibile riconsiderare l’espressione con la quale i Latini si riferivano al Mediterraneo, “Mare Nostrum”, conferendo, in questo caso, al significato di “Nostrum”, un valore il più possibile condiviso.

 
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