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INTERCULTURA

La conferenza europea CROMO

Uno strumento a sostegno del Portfolio Europeo delle Lingue

di ANSAS Nucleo Regionale Friuli Venezia Giulia
16 Ottobre 2007

Il giorno 4 ottobre 2007 presso la Camera di Commercio di Trieste,  l’Agenzia Scuola del Friuli Venezia Giulia ha avuto il piacere e l'onore di presentare la  Conferenza Europea CROMO, Crossborder module, uno strumento a sostegno del Portfolio europeo delle Lingue per la valorizzazione della consapevolezza interculturale e transfrontaliera e per il potenziamento dell’apprendimento delle lingue.
 
Il lavoro è frutto dell'impegno svolto per tre anni da ricercatori di tre paesi condividendo principi, idee, modalità di ricerca:

  • Austria  sostenuto dal Bundesminsterium für Unterricht Kunst und Kultur 
  • Slovenia  sostenuto dal Ministrstvo za Šolstvo in Sport
  • Italia sostenuto dal Ministero della Pubblica Istruzione, Direzione Generale per gli Affari Internazionali

Il lavoro è il frutto di una cooperazione transfrontaliera nata inizialmente allo scopo di produrre un PEL specifico per la regione Friuli Venezia Giulia che fosse in Archivio DIAgrado di raccogliere le particolari esigenze del nostro territorio, territorio speciale perché caratterizzato dalla compresenza di diverse lingue quali friulano, italiano, sloveno e tedesco.
La Direzione Generale Affari Internazionali del Ministero Pubblica Istruzione accordò la fiducia a questo ente e con esso ne condivise la regia; nacque un gruppo di ricercatori sensibili alla creazione di un ambiente più favorevole alla valorizzazione, impiego, insegnamento delle lingue, sposando così la raccomandazione della Commissione europea n. 449/2003 sino a giungere agli obiettivi di Lisbona previsti per il 2010.
Il Documento di Lavoro della Commissione Europea pubblicato il 25 settembre 2007 che riguarda l’attuazione del Piano d’Azione “Promuovere l’apprendimento delle lingue  e la diversità linguistica” che cita esplicitamente, nel Settore strategico denominato “un approccio integrato alla diversità linguistica”, il Progetto CROMO come esempio di buona pratica.
Il lavoro ebbe sin da subito l’obiettivo di sviluppare una competenza comunicativa e pluriculturale negli studenti in un’ottica di life long learning (LLP).
Si sviluppò una stretta collaborazione fra i tre Paesi (che ha visto l’Agenzia lavorare in stretta collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale  del Friuli Venezia Giulia) che permise un confronto dei diversi sistemi educativi: dopo una attenta analisi dei materiali sui PEL esistenti in Italia e in Europa, il gruppo di progetto ha creato lo strumento CROMO, a supporto dei PEL che, in un’ottica plurilingue e interculturale, potesse favorire la comprensione di altre culture creando in tal modo le condizioni migliori per una cittadinanza europea consapevole e attiva.
Il compito è stato arduo perché dietro e dentro il CROMO vi è la volontà degli studiosi di trovare modi per accrescere, attraverso la conoscenza e l’uso di diverse lingue, attraverso gli incontri di ogni giorno, attraverso la riflessione, come specificato nella parte introduttiva di CROMO, la capacità di comprendere l’altro, di comprendere che il nostro punto di vista non è l’unico possibile.
CROMO è strumento frutto di riflessione condivisa, un patrimonio prezioso che verrà messo a disposizione delle iniziative per l’Anno europeo del dialogo interculturale previsto nel 2008.
Le lingue considerate sono friulano, italiano, sloveno, tedesco (Lingue del territorio) e inglese (Lingua internazionale).
Preme sottolineare che CROMO è presente anche in Friulano, oggetto e cuore della legge regionale che entrerà in Aula il 22 ottobre e riceverà probabilmente il voto finale entro fine mese.
Il provvedimento non si propone soltanto obiettivi di tutela e di valorizzazione di una lingua minoritaria ma vuole essere un’opportunità per avviare nel territorio regionale un processo di educazione plurilingue con le lingue native dell’ambiente in stretta e continua relazione linguistica e contenutistica con l’italiano e la/le lingue straniere per la formazione di un concetto di cittadinanza europea che includa e non escluda la glottodiversità e la grande tradizione di culture che caratterizzano il coro polifonico dell’Europa.
CROMO come strumento di riflessione e di autovalutazione riflette le analogie e le differenze presenti nelle regioni coinvolte, stimola un “fermo immagine” sulle proprie capacità ma non solo: un fermo immagine su vari momenti della vita dei vari soggetti: dello studente, del vicino di casa: tante fotografie che in sequenza riassumono come in un film la crescita dei cittadini di un’Europa che ci raccoglie tutti, indipendentemente dalla lingua che usiamo, dalla religione che professiamo, dall’attività che svolgiamo. E ciascuno con la propria storia, punto di partenza per la crescita di ogni persona, di ogni istituzione, anche di ogni azienda. Dalla storia, dal riconoscimento di ciò che si è, prende avvio il nostro futuro.

Secondo Alessandra Missana, Direttore dell'Agenzia Scuola del Friuli Venezia Giulia, dalle relazioni ascoltate e dalla documentazione appare chiaro che il tema del pluri e del multilinguismo si inserisce perfettamente nella politica europea. Il documento di lavoro della Commissione Europea, cioè la relazione sull’attuazione del piano d’azione “Promuovere l’apprendimento delle lingue e la diversità linguistica” afferma che la “Commissione e gli Stati membri hanno compiuto progressi sostanziali nell’attuare le azioni previste…. La promozione dell’apprendimento linguistico, della diversità linguistica e del multilinguismo nel loro complesso hanno acquisito un’importanza politica molto maggiore nell’arco temporale 2004-2007. Nel documento sono segnalate alcune pratiche definite promettenti: per Italia, Austria e Slovenia viene segnalato CROMO come progetto finanziato dai tre paesi e come strumento che aiuta a gettare ponti fra le comunità di confine di Friuli Venezia Giulia, Carinzia, e Slovenia mettendo a punto strumenti comuni… per aiutare gli studenti della scuola secondaria a sviluppare le competenze linguistiche, metacognitive e interculturali necessarie a favorire il dialogo fra culture diverse”.
La relazione pone come prioritaria la promozione della diversità culturale e linguistica che è una delle caratteristiche orizzontali comuni a tutte le azioni del programma “L’Europa per i cittadini (2007-2013) per la sua intera durata”.
La Commissione europea raccomanda la promozione dell’apprendimento delle lingue e la diversità linguistica mettendo a punto strumenti didattici e organizzando corsi per insegnanti di lingue.
La Teacher’s guide, allegata a CROMO, si spera  sia lo strumento che  possa trovare accoglimento e sostegno perché mirata per la formazione continua dei docenti in dimensione europea, affinché siano in grado di affrontare e gestire le diversità culturali e linguistiche, realtà delle nostre classi.
L’Agenzia Nazionale per lo Sviluppo dell’Autonomia Scolastica ha sempre affrontato in un’ottica trilaterale i suoi progetti come INFO dedicato alla professionalità docente della scuola primaria, Lingue in Ambiente Plurilingue, Scuole con Lingua Insegnamento Slovena.
I paesi coinvolti hanno inserito nel proprio sito tutti i materiali prodotti nelle lingue considerate. L'auspicio è  farne un sito europeo plurilingue che possa accogliere ciò che è stato definito una buona pratica, un buon esempio di ricerca, frutto della volontà di decisori e ricercatori di tre paesi.
Avuto l'assenso del Consiglio d'Europa si auspica vivamente che CROMO possa diventare un progetto comunitario. Un progetto che sostenga l’apprendimento permanente.
Si riassume la speranza degli autorevoli relatori nel  poter proseguire i lavori verso un portfolio europeo dei docenti che assicuri una costante attenzione verso la formazione ed una più sicura professionalità che tenga conto che il ruolo docente è un  ruolo complesso, dinamico, in continua evoluzione e non più  ancorato  alla propria classe, chiusa e circoscritta:  è un difficile ruolo che appartiene ad un contesto ampio, ricco di diversità in cui, come dice Tullio De Mauro, l’insegnante, colui che si pone al servizio di un pubblico, ha il dovere costituzionale di farsi capire e quindi innanzitutto di capire.

Archivio DIALa Relazione di Christopher Reynolds del Consiglio d’Europa dal titolo “Gli strumenti del Consiglio d'Europa per la comunicazione interculturale e la cittadinanza” (consultabile qui, così come lo strumento cromo , e la teacher’s guide ) oltre a tracciare brevemente le finalità e le iniziative del Consiglio stesso nel campo dell’insegnamento delle lingue, ha fornito alcune indicazioni per la prosecuzione del progetto, che ben si inserisce nella politica del Consiglio d’Europa tesa alla promozione del plurilinguismo, della diversità linguistica e della cittadinanza democratica. A livello operativo il Council of Europe Resource Centre intende  infatti sostenere, fra le altre, le iniziative che mirano a “… creare spazi per il dialogo interculturale…potenziare le competenze interculturali nell’apprendimento e nell’insegnamento…sviluppare materiali per la formazione dei formatori…”.
Il progetto CROMO, come auspicato da Anton Dobart - Direttore del Dip. per l’Istruzione, la Programmazione educativa e gli Affari internazionali per l’Istruzione austriaco - deve proseguire verso la formazione iniziale e continua degli insegnanti, la cui azione è fondamentale per portare gli studenti ad una cittadinanza europea consapevole e condivisa. Dobart ha proposto ai rappresentanti italiani e sloveni dei Ministeri per l’Istruzione la prosecuzione della collaborazione transfrontaliera attraverso lo scambio di esperienze sulla formazione dei docenti per la messa a punto di un’azione comune a sostegno dei PEL: grazie a CROMO è possibile, a suo avviso, rinforzare ed approfondire la valenza pedagogica ed interculturale del PEL.
Sulla base di queste indicazioni il team di progetto ha delineato alcune iniziative per la prosecuzione del lavoro, come la diffusione di CROMO nei rispettivi paesi attraverso:

  • i siti web di ogni istituto partner, ma anche i siti nazionali dei Ministeri dell’Istruzione e di altre Agenzie (per l’Italia ANSAS) preposte all’istruzione
  • link al sito del Consiglio d’Europa (CH. Reynolds ha già assicurato la fattibilità)
  • invio dello strumento a Università, Centri di ricerca e di formazione, ecc
  • organizzazione di giornate seminariali per la presentazione ai docenti del modulo e delle attività di carattere interculturale e metacognitivo che lo caratterizzano.

L'implementazione di CROMO attraverso l’attivazione di corsi di formazione mirati all’uso del modulo e trasferibili alle diverse esigenze e ai sistemi formativi dei paesi coinvolti.

Il percorso formativo (finalità, struttura, contenuti, attività, materiali) sarà elaborato congiuntamente dal team di progetto (si prevede un primo incontro nel mese di dicembre 2007) e dovrebbe prevedere:

  • una prima fase intensiva di formazione congiunta, in presenza, durante la quale i docenti provenienti dalle tre aree linguistiche potranno confrontare esperienze e predisporre attività per l’avvio di un percorso comune di ricerca-azione
  • sperimentazione delle attività nella pratica didattica e produzione di materiali
  • follow-up per un ulteriore scambio di materiali e condivisione del percorso
  • monitoraggio da parte dei rappresentanti del team nella propria area per l’osservazione degli aspetti positivi e di criticità dell’azione formativa
  • confronto e condivisione in un incontro intermedio
  • raccolta dei materiali prodotti e delle indicazioni emerse a completamento ed arricchimento della Guida dell’Insegnante (per il momento ancora sotto forma di materiale grigio) , strumento operativo a sostegno della pratica didattica di quei docenti che, autonomamente decideranno di usare CROMO

Si auspica che l’azione intrapresa da CROMO possa aiutare gli studenti a ‘leggere’ e a riflettere sulle loro esperienze interculturali, al fine di sviluppare e rafforzare il loro potenziale interculturale e comunicativo grazie al sostegno dei loro insegnanti..

 

 

 

 

 
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