di Riccardo Govoni e Anna Pascucci
11 Ottobre 2009
Sviluppare maggiori competenze scientifiche negli studenti è una delle priorità che il nostro Paese, assieme agli altri della UE, si è assunto con le decisioni di Lisbona 2000. Si vuole quindi diminuire la media dei giovani di 15 anni insufficienti nelle competenze di base (lettura, matematica e scienze). Anche se ormai sembra assodato che gli obiettivi fissati all’epoca non potranno essere raggiunti entro il 2010 dalla maggioranza degli Stati membri, appare molto preoccupante il dato che emerge per l’Italia, ove non solo non si è raggiunto il limite fissato del 17%, ma addirittura le rilevazioni del 2007 hanno visto un peggioramento, passando dal 18,9% al 26,4%! Per contro resta evidente che più rilevanti competenze e conoscenze scientifiche a livello dell’intera popolazione siano uno dei maggiori fattori di crescita economica e di sviluppo sociale. Dati questi presupposti si è cercato di elaborare una proposta didattica che fosse di stimolo e di aiuto per i colleghi insegnanti, partendo dalle loro esigenze, che ben conosciamo “dal di dentro”, perché sono o sono state anche le nostre. I materiali che troverete in PON-Educazione Scientifica I ciclo derivano quindi da esperienze e pratiche didattiche sperimentate sul campo con un certo successo in varie situazioni(*). Tutte accomunate dall’utilizzo del laboratorio, inteso in senso lato, come atteggiamento mentale legato all’osservare, al provare e riprovare , ove possibile, al misurare, al ragionare sui risultati per pianificare nuove investigazioni.
I contenuti sono stati suddivisi in quattro temi, abbastanza ampi da accogliere, in modo trasversale, le tematiche che normalmente i docenti di scienze della scuola secondaria di I grado affrontano nell’arco del triennio. I temi sono: • Leggere l’ambiente: reti di relazioni e processi di cambiamento. • Terra e Universo. • Trasformazioni. • L’Energia e le sue trasformazioni.
Ad ognuno di questi temi sono state associate delle unità teoriche e degli esempi di percorsi didattici come prove di fattibilità di quanto proposto, in scuole reali con attrezzature facilmente reperibili ovunque a partire dall’ambiente domestico.
A riprova di quanto detto basti pensare ad uno dei percorsi proposti per il primo tema: si parte dall’osservazione di ciò che è presente in un “pugno di terra” (come ricorda il titolo di una unità teorica). Osservare, catalogare, incuriosirsi, speculare, tutte attività che coinvolgono gli studenti e partono dal loro territorio, dal loro contesto. Questo è uno dei punti forti che si trova in ogni proposta: l’apprendimento diventa significativo se inserito in un contesto che abbia senso per gli studenti. E il docente, come mediatore culturale, può aiutare gli studenti a riflettere anche, ad esempio, sul fatto che il prendere un campione di terra può implicare allontanarsi dalla scuola e da un cortile di cemento ecc..
Le nostre non sono proposte chiuse, ma si aprono a tematiche trasversali che corrono sul filo del tempo e delle molteplici connessioni non solo transdisciplinari. Da una parte si intercetta l’attualità con agganci allo sviluppo sostenibile e dall’altro si focalizzano alcuni momenti storici che hanno portato a importanti scoperte o a cambi di paradigmi culturali. Dalla terra, intesa come terreno, si può passare alla Terra come oggetto astronomico. Anche in questo caso le esperienze presentate non necessitano di alcun laboratorio attrezzato: sono sufficienti dei tubi di cartone, dei bastoncini, dei fogli di carta e soprattutto la curiosità e l’osservazione guidata del cielo, sia diurno che notturno. A livello disciplinare vengono enunciati i numerosi collegamenti con la matematica e la geometria, mentre ancora una volta si è invitati a riflettere su un dato legato al quotidiano: si vedono sempre meno stelle a causa della luminosità ambientale. Uno dei percorsi suggeriti affronta questo tema sfruttando competenze legate alla diffusione e propagazione della luce. L’energia legata alla luce permea trasversalmente diverse proposte, dalla vita nell’acquario alle celle fotovoltaiche. Dalla luce alla visione il passo è breve. Impossibile trascurare uno dei nostri più importanti organi di senso, attraverso cui spesso passa anche il non senso (illusioni ottiche). Il tema trasformazioni poi porta, attraverso percorsi legati all’esperienza, ad una ipotesi di modello corpuscolare della materia. Vengono inoltre considerati in questo tema molti fenomeni legati al calore e alla temperatura e quindi si rientra nell’ambito dell’energia e delle sue trasformazioni.
È evidente che tracciare un confine netto tra i temi risulta impossibile. E’ stato appunto questo l’impianto progettuale complessivo teso a rendere evidenti ma fruibili in tempi e modi diversi i tanti intrecci condizionati dallo studio della Natura. I percorsi sono ricchi di materiali preziosi per l’uso in didattica, sono infatti corredati da indicazioni sul come condurre le esperienze, da filmati, da diari di bordo, da esemplificazioni con la stessa voce degli studenti, da animazioni e rappresentazioni virtuali di situazioni di laboratorio. Un valore aggiunto è costituito dalla presenza di materiali che trattano della valutazione. Ancora una volta non in senso teorico, ma legato a quanto proposto e a come utilizzare questo prezioso strumento nel lavoro quotidiano in classe. Chiunque abbia a che fare con la valutazione degli apprendimenti sa quanto siano preziosi suggerimenti e supporti in questo settore. Un ultimo, ma non ultimo, aspetto che abbiamo tenuto presente in questo lavoro è stato quello di cercare di essere lievi, non pedanti, di proporre ciò che nella nostra professione ci ha divertito, incuriosito, talora entusiasmato, perché siamo convinti che questa proposta possa aiutarvi a affrontare il lavoro con quella quota di divertimento e di passione nel sollevare pietra su pietra per scoprire il “mistero” che non dovrebbe mai venir meno in nessuna opera dell’intelletto. Almeno ce lo auguriamo.
(*) E' possibile scaricare i video di presentazione di impostazioni e contesti didattici in cui alcune di tali proposte sono state realizzate da membri del gruppo di lavoro PON – Educazione Scientifica I ciclo.
Per partecipare ai progetti PON può consultarsi il sito dedicato.
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