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PROGETTI DI COLLABORAZIONE

Più scelte e più opportunità: una strategia di integrazione

Il racconto dell'esperienza di INDIRE

di Alexandra Tosi
26 Aprile 2010

Lesley Atkins, International Education Coordinator, Shawlands Academy , Glasgow, racconta la sua esperienza nel progetto INDIE - Inclusion and Diversity in Education - e in eTwinning. Questa buona pratica è stata presentata nel corso del seminario bilaterale Italia - Gran Bretagna “Community Cohesion and Social Inclusion” tenutosi a Glasgow dal 20 al 22 novembre 2009.

Qual è il contesto in cui opera? Quali sono le politiche adottate dal suo governo?

Nonostante le inevitabili differenze tra nazione e nazione, penso si possano riscontrare anche notevoli somiglianze, dato che la società europea si trova ad affrontare problemi sociali simili, come lavorare con comunità culturalmente disomogenee e affrontare le sfide della migrazione e della globalizzazione. Essendoci un forte decentramento in Gran Bretagna, la nostra esperienza deve essere ovviamente riferita alle direttive del governo scozzese: per esempio il governo scozzese ha una specifica strategia per l’inclusione sociale che si delinea in due aree chiave per l’educazione.
Esso è impegnato a supportare i giovani attraverso la sua strategia “More Choices, More Chances” (Più scelte, Più opportunità), e assicurandosi che il suo nuovo curriculum “Curriculum for Excellence” (Curriculum per l’Eccellenza) fornisca opportunità flessibili su misura di ciascun individuo, con percorsi ben definiti dalla scuola all’istruzione dopo i 16 anni. Nelle scuole scozzesi dunque la coesione sociale sarà implementata soprattutto grazie a questo strumento, il Curriculum per l’Eccellenza, offrendo pari opportunità a tutti attraverso dei percorsi di apprendimento che riconoscano i diversi modi in cui i giovani possono apprendere e fornendo loro i mezzi per articolare i livelli individuali di apprendimento raggiunti. Questo strumento riconosce che la Scozia, in quanto comunità multiculturale, deve riconoscere i bisogni degli allievi arrivati da poco a scuola e aiutarli nell’acquisizione della lingua inglese. Questo permetterà agli studenti di realizzare a pieno il loro potenziale e contribuire così da cittadini responsabili allo sviluppo del loro nuovo paese. Il nuovo curriculum enfatizzerà maggiormente il valore delle esperienze personali dei giovani, collegandosi ad esse per migliorare l’apprendimento.
Questo è un’eccitante prospettiva per l’educazione Scozzese.

L’inclusione sociale è un obiettivo specifico e integrato nel curriculum scolastico? Esistono delle attività, dei percorsi didattici appositamente dedicati a questo obiettivo oppure è integrato nelle normali attività scolastiche?

In Scozia ogni “School Improvement Plan”  dovrà indicare il modo in cui ogni scuola intende supportare l’inclusione e le pari opportunità. Questo verrà valutato/misurato dalla presenza o meno di relazioni armoniose all’interno delle comunità scolastiche, dalle politiche sull’eguaglianza e sul razzismo proprie di ogni singola scuola e dalle attività curriculari progettate per migliorare la consapevolezza dei giovani del rispetto verso se stessi e gli altri in aree come la salute, il benessere e la cittadinanza globale. Non ci sarebbero così attività speciali in senso proprio; le attività sarebbero integrate nella generale (filosofia della?) metodologia di insegnamento e apprendimento delle comunità di apprendimento scolastico.

Ci può descrivere brevemente il progetto INDIE (Inclusion and Diversity in Education -inclusione e diversità nell’educazione)? Che tipo di scuole sono coinvolte e di quali paesi? In che modo è collegato a eTwinning?

INDIE è un progetto condotto dal British Council finalizzato a promuovere la coesione sociale ed innalzare gli standard educativi in scuole socialmente e culturalmente inclusive. Esso è gestito in collaborazione con le autorità scolastiche locali e regionali di nove stati membri della Comunità Europea: Belgio, Germania, Grecia, Italia, Malta, Paesi Bassi, Portogallo, Spagna e Regno Unito.
Cinque scuole secondarie di Glasgow hanno partecipato a INDIE. La mia scuola, la Shawlands Academy, ha collegato l’iniziativa INDIE al progetto eTwinning ‘Diversity the Heart of a Democratic School’ (la diversità: il cuore di una scuola democratica), assicurandosi che le attività eTwinning fossero anche esse progettate per favorire l’inclusione sociale, come per esempio le storie delle famiglie degli studenti caricate sul nostro TwinSpace. Questo ha aiutato ad estendere e sviluppare l’inclusione anche all’interno delle nostre scuole partner in Lettonia, Gran Canaria e Cipro, secondo i punti della carta INDIE per i giovani.

Quale è stato il ruolo della creatività nel suo progetto come mezzo per raggiungere l’obiettivo dell’inclusione sociale? Ritiene che questa metodologia possa essere valida in tutti i tipi di scuola e a tutti i livelli, anche laddove l’arte e la danza non rientrano nei curricula scolastici? Sarebbe possibile declinare la sua esperienza in contesti diversi?  
     
La scuola in cui lavoro, la Shawlands Academy, ha cominciato il suo percorso verso l’offerta di pari opportunità per tutti attraverso un’educazione internazionale con un progetto ComeniusRoads to Equality” . Sul sito del progetto sono disponibili risorse didattiche e attività su politiche e pratiche per le scuole interessate a sviluppare una politica di uguaglianza e pari opportunità.
Con l’iniziativa INDIE siamo andati avanti includendo direttamente anche gli allievi, con l’aiuto di un maestro di danza, nello svolgimento di uno spettacolo che simbolizzasse la loro idea di benvenuto in Scozia, in parallelo a un’iniziativa di scrittura per raccontare le storie di immigrazione delle famiglie degli allievi. Il film realizzato può essere visionata sul sito della scuola.
L’iniziativa può essere trasferita anche a scuole che non abbiano materie come danza e arte nei loro curricula formali, in quanto si è trattato in un certo senso di attività informali, volte a permettere agli allievi di esprimere le proprie idee sull’inclusione e la diversità. Io stessa per esempio ho appoggiato l’iniziativa pure essendo una insegnante di lingua inglese.
Le arti creative hanno avuto un ruolo fondamentale permettendoci di garantire pari opportunità e coesione sociale per tutti gli allievi che, indipendentemente dalla loro cultura di provenienza o dal livello di conoscenza della lingua inglese, hanno partecipato attivamente alle attività. In questo modo la creatività, in quanto lingua universale, è risultata un elemento chiave verso la coesione sociale.

Quale è stato il ruolo del Dirigente scolastico nel suo progetto? Quale è stato il grado di coinvolgimento del resto della scuola in termini di classi e colleghi?

Il Dirigente scolastico ci ha sempre incoraggiato e ha permesso agli alunni di partecipare ai workshop di danza e alle prove generali prima di uno spettacolo anche durante l’orario scolastico. Abbiamo avuto anche l’appoggio di un maestro di danza della Scuola Nazionale scozzese di danza . Sono state coinvolte diverse sezioni della nostra scuola, 3 insegnanti di materie diverse e allievi appartenenti a fasce di età diverse. La nostra iniziativa è stata apprezzata dall’Ispettorato dell’Istruzione – Scozia e i nostri allievi sono stati invitati a presentare il loro lavoro durante la conferenza sulle buone pratiche nelle arti creative organizzata dall’HMIE nel novembre 2009.

Qual è stato il valore aggiunto per il progetto INDIE derivante dalla collaborazione transazionale? Quale il rapporto con il progetto eTwinning?

Il progetto INDIE ha rappresentato un’eccellente risorsa per sviluppare nei giovani la comprensione dell’inclusione e dei fenomeni di migrazione. Esso ha permesso loro di esprimersi e confrontare le proprie idee sulla cooperazione e l’inclusione sociale nell’ambito di una società europea ricca di diversità e sfumature.
Abbiamo poi deciso di collegare eTwinning al progetto INDIE, applicando gli stessi obiettivi anche al nostro progetto eTwinning e assicurandoci che i materiali e prodotti destinati al TwinSpace riflettessero i valori della cooperazione e inclusione sociale.


Versione Originale in inglese 

Lesley Atkins, International Education Coordinator, Shawlands Academy , Glasgow, talks about her experience with INDIE (Inclusion and Diversity in Education) and eTwinning (www.etwinning.net). This best practice has been presented during the UK-Italy bilateral seminar “Community Cohesion and Social Inclusion” that took place in Glasgow from 20 to 22 November 2009.

Could you give us some detail on the context in which you work? What is UK’s approach to social inclusion?

I imagine that there are many similarities as a consequence of European society facing similar social issues in terms of working with diverse communities, meeting the challenges of migration and increasing globalisation. The UK has a devolved Government with respect to Scotland and it is within the Scottish Government framework that I will address the points relating to social cohesion: e.g. the Scottish Government has a defined strategy for social inclusion outlined in two key areas for education.  It is committed to supporting young people through its More Choices, More Chances, strategy, and by ensuring that its new education curriculum: Curriculum for Excellence provides flexible opportunities tailored to individual need and clear pathways from school to learning post-16.  Curriculum for Excellence is the direction through which social cohesion will be addressed in Scottish Schools, by providing equality of opportunity through learning contexts which recognise the different ways in which young people learn and providing them with the means to articulate individual levels of learning reached.  It will also recognise that, as a diverse community, Scotland must recognise the needs of newly arrived young people in school and support their English language acquisition to allow them to reach their potential and contribute as responsible citizens in their new country. The new curriculum will place more emphasis on the value of young people’s own experiences, connecting with them in order to deliver learning outcomes.  This is an exciting prospect for Scottish Education.

Is social inclusion an integrated objective in the school curricula in the UK? Are there special activities “officially” dedicated to this goal or is it included in everyday normal school activities?

Every school Improvement Plan in Scotland will outline ways in which individual schools see the way forward for supporting inclusion and equality of opportunity. This will be gauged by harmonious relationships within school communities, by individual school policy on equality and anti racism and in curricular activities designed to enhance awareness in young people of respect for themselves and others within areas such as Health and Wellbeing and Global Citizenship. There would not be special activities as such; the activities would be integrated and embedded within the overall teaching and learning methodology ethos in  school learning communities.

Could you please give us a brief description of the project Indie, and tell us what kind of schools are involved and from which countries. We also would like to know how this project is linked to eTwinning.

Inclusion and Diversity in Education (INDIE) is a British Council led project aimed at promoting social cohesion and raising educational standards in culturally inclusive schools. It is run in collaboration with local and regional education authorities from nine EU Member States: Belgium, Germany, Greece, Italy, Malta, the Netherlands, Portugal, Spain and the United Kingdom. 5 secondary schools in Glasgow have taken part in INDIE. Shawlands Academy linked the INDIE initiative to its eTwinning project ‘Diversity the Heart of a Democratic School’ ensuring that our eTwinning activities were also designed to be culturally inclusive, like the students’ family history stories on our twin space, This helped to extend and develop inclusion within our eTwinning partner schools in Latvia, Gran Canaria and Cyprus, according to the points on the INDIE young people’s charter.

What has been the role of creativity in your project as a mean to reach social inclusion? Do you think this means can be used in all types of schools and levels? Not all schools have dance and art in their curricula…how could it be declined in different contexts?

Previously the school I work within, Shawlands Academy, Glasgow, had devised a Comenius 1 project ‘Roads to Equality’ which began the school’s journey in delivering equality of opportunity through International Education.  INDIE allowed this journey to be extended.  On the Roads to Equality website, resources and activities on policy and practice for schools wishing to develop their equalities policy and teaching resources are available.  The INDIE initiative progressed to include the young people, in conjunction with a dance tutor, devising a performance piece which symbolised their ideas on welcoming others to Scotland and this was joined with a story writing initiative to express the young people’s family histories of immigration.  This film can be accessed on the school website . The initiative could be devised even within schools without dance and art in the formal curricula as it was informal in some sense and devised to express the young people’s own ideas about inclusion and diversity.  For example, I was also supporting the initiative and my subject area is English Language.  The Creative Arts has played a significant part in allowing for equality of opportunity and social cohesion as young people no matter what culture or level of English Language reached could participate.  In this way the creativity, as a form of universal language, was a key component to social cohesion.

What has been the role of the Headmaster in your project? To what degree is the rest of the school involved in it (how many classes, teachers etc.)?

The Head teacher was very supportive and allowed time for the young people to participate in the dance workshops during the school day at times and also for key rehearsal ahead of public performances.  We were also supported by a dance tutor from the National Dance School of Scotland.  There were several subject departments involved, 3 teachers and pupils from across age groups. Our initiative in working with the Expressive Arts to develop inclusion was commended by the School Inspectorate in Scotland HMIE and the young people were invited to present at the HMIE best practice conference in the Creative Arts in November 2009.

What is the added value coming to your project coming from the international dimension/collaboration in general and the eTwinning project in particular?

INDIE has been an excellent initiative and resource to develop young people’s understanding of inclusion and migration and allow them to express and deliver their ideas on cooperation and social cohesion across a diverse European society. Our particular interpretation of it has allowed us to connect the aims of INDIE and apply them to our eTwinning project by ensuring that the values of cooperation and inclusion permeated our outcomes for the twin space.


 

 
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