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SISTEMI EDUCATIVI EUROPEI

L’insegnamento della matematica in Europa

Sfide comuni e politiche nazionali

di Erika Bartolini
01 Marzo 2012

Le competenze matematiche sono parte integrante di una vasta gamma di discipline, professioni e ambiti di vita. Questo rapporto di Eurydice, mostra gli elementi cruciali delle politiche e delle pratiche che danno forma all’educazione della matematica nei sistemi educativi europei, focalizzandosi sulle riforme dei curricoli di matematica, sui metodi di insegnamento e di valutazione, così come sulla formazione dei docenti. Il rapporto esplora anche le modalità con le quali i paesi combattono i bassi livelli di rendimento e incrementano la motivazione degli studenti a imparare la matematica. È basato su un’ampia analisi della letteratura sull’insegnamento della matematica, sui principali risultati delle indagini internazionali PISA e TIMMS e include i risultati di un’indagine pilota di Eurydice (SITEP) sul contenuto dei programmi per la formazione iniziale dei docenti. Il rapporto analizza 31 paesi (gli stati membri UE, più Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Turchia) e si riferisce all’anno scolastico 2010/11.

Riformare il curricolo di matematica e assicurarne l’applicazione in classe

I curricoli di matematica indicano tutti gli obiettivi e i risultati essenziali dell’insegnamento della matematica. Negli anni passati, e in particolare dal 2007, la grande maggioranza dei paesi europei ha rivisto i curricoli di matematica adottando un approccio basato sui risultati, dove l’attenzione viene posta sullo sviluppo delle competenze dello studente piuttosto che sui contenuti teorici. La quantità di matematica nel curricolo è diminuita mentre sono aumentati i legami trasversali, il problem-solving e l’applicazione delle conoscenze. Questo approccio integrativo tende ad essere più  comprensivo e flessibile nel rispondere ai bisogni di una diversa gamma di studenti, così come alla loro capacità di comprendere lo scopo delle applicazioni matematiche al mondo reale.
Tuttavia, il rapporto rivela anche che le autorità centrali tendono a non mettere a disposizione degli insegnanti linee guida sufficienti per applicare ill curricolo modificato. Fornire il supporto necessario agli insegnanti rispettando l’autonomia didattica, rimane perciò una sfida in Europa.

Una gamma di approcci didattici per soddisfare i bisogni di tutti gli studenti

L’insegnamento efficace della matematica richiede l’utilizzo di una varietà di metodi didattici. Allo stesso tempo, c’è un generale accordo sul fatto che alcuni metodi come l’apprendimento attraverso la risoluzione di problemi, l’indagine e la contestualizzazione siano particolarmente efficaci per alzare i risultati e migliorare l’attitudine degli studenti verso la matematica. Mentre la maggior parte delle autorità europee dicono di offrire qualche forma di guida sui metodi didattici in matematica, c’è ancora potenziale per rafforzare il sostegno a metodi che promuovono l’apprendimento attivo e il ragionamento critico degli studenti.
Il rapporto rivela che l’uso delle TIC in matematica è prescritto nella maggioranza dei paesi. Tuttavia, nonostante una disponibilità generalizzata, i computer sono raramente utilizzati durante le lezioni di matematica. La contraddizione indica un fallimento nel rendere la matematica attuale collegandola alla tecnologia che gli studenti usano quotidianamente.

Uso effettivo dei metodi di valutazione

La matematica è uno degli oggetti principali nei test nazionali nell’istruzione obbligatoria, così come negli esami finali al termine dell’istruzione secondaria superiore.  I risultati dei test nazionali sono utilizzati per indirizzare lo sviluppo del curricolo così come la formazione iniziale degli insegnanti e il loro sviluppo professionale. Tuttavia, le informazioni a livello nazionale suggeriscono anche che tali risultati possano essere utilizzati in modo più sistematico dai decisori politici a livelli diversi di decisione politica.
Linee guida nazionali per la valutazione delle classi, in particolare per forme innovative di valutazione come progetti, portfolio, TIC auto-valutazione e valutazione fra pari esistono solo in pochi paesi. Perciò, il rapporto rileva che gli insegnanti e le scuole potrebbero beneficiare molto dalle linee guida non solo su come preparare e svolgere la valutazione ma anche su come dare un riscontro effettivo agli studenti.

Combattere i bassi rendimenti:
bisogno di fissare gli obiettivi e monitorare i progressi

La maggioranza dei paesi europei prevede ampie linee guida a livello nazionale per affrontare le difficoltà degli studenti in matematica raccomandando, ad esempio, l’uso di lezioni individuali o in piccoli gruppi o adattamenti del curricolo. In alcuni paesi europei, tuttavia, il tasso di studenti che non hanno competenze di base in matematica rimane significativo. Nonostante questo dato sconcertante, pochi paesi europei hanno stabilito obiettivi nazionali relativi ai bassi rendimenti in matematica.  Meno della metà dei paesi conduce indagini o rapporti sulle cause dei bassi rendimenti e ancora meno comuni sono le valutazioni dei programmi di supporto per studenti con scarsi rendimenti.
Ciò richiama al bisogno di azioni più stringenti per combattere gli scarsi rendimenti in matematica a livello nazionale. Le misure devono essere tempestive e sufficientemente comprensive per affrontare i vari fattori che hanno un impatto sui bassi rendimenti, andando dai livelli educativi dei genitori a un’insufficiente formazione degli insegnanti.

Migliorare la motivazione e l’impegno dello studente

Essere motivati a imparare la matematica, non solo aumenta le prestazioni degli studenti, ma incrementa anche le possibilità di perseguire una carriera che richiede competenze matematiche elevate. Tuttavia, in Europa, il tasso di studenti di matematica, scienze e tecnologia (MST), se comparati alle altre materie, è diminuito. Inoltre, negli ultimi anni, il tasso di femmine laureate in MST è fermo. Molti paesi europei hanno dichiarato che queste tendenze costituiscono la loro principale preoccupazione.
Ad oggi, meno della metà dei paesi europei ha strategie nazionali per aumentare la motivazione nell’apprendimento della matematica e, spesso, queste strategie sono parte di programmi di scienze e tecnologia più ampi.  La maggior parte di questi sono progetti che si incentrano, ad esempio, su attività extra-curricolari o partenariati con università e imprese. Solo Austria e Finlandia hanno messo in campo iniziative su larga scala che coprono tutti i livelli educativi e includono una vasta gamma di attività.
Allo stesso modo, è necessario rafforzare le misure che si rivolgono in modo specifico agli studenti con motivazione e risultati bassi, o che contrastano lo squilibrio di genere nell’apprendimento della matematica. Solo quattro paesi promuovono le attività nazionali in relazione alle questioni di genere nell’insegnamento della matematica e pochi paesi hanno adottato campagne nazionali per attrarre più donne nelle professioni inerenti alla matematica.

La formazione degli insegnanti per promuovere la conoscenza e le competenze per un’educazione flessibile

Gli insegnanti di matematica, per essere efficaci, hanno bisogno di solide conoscenze nella materia, una buona consapevolezza di come insegnarla e la flessibilità di adattare i propri metodi per rispondere ai bisogni di tutti gli studenti. Oltre alla preoccupazione sull’età degli insegnanti di matematica e un iniquo equilibrio di genere in alcuni paesi, migliorare le competenze degli insegnanti di matematica rappresenta una grande sfida.
Nella maggior parte dei paesi europei, linee guida centrali per i programmi di formazione iniziale degli insegnanti coprono una vasta gamma di aree della conoscenza matematica e delle abilità di insegnamento. A ciò fanno eco i risultati dell’indagine pilota di Eurydice sui programmi di formazione iniziale degli insegnanti (SITEP). Tuttavia, sia i risultati SITEP sia le normative  ufficiali e le raccomandazioni indicano che insegnare la matematica a una diversa gamma di studenti e in maniera sensibile alle differenze di genere sono competenze che hanno bisogno di essere rafforzate nei futuri programmi.
Uno sviluppo particolarmente positivo è l’aumento della cooperazione fra insegnanti e la condivisione di buone pratiche attraverso piattaforme online, social-network e altre risorse online. La maggior parte dei paesi europei promuove in maniera crescente questo tipo di collaborazione fra docenti, riconoscendo il suo potenziale per raggiungere dei progressi su vasta scala. Dall’altra parte, i bassi tassi di partecipazione degli insegnanti nello sviluppo professionale su specifiche competenze di insegnamento della matematica pongono un problema che deve essere affrontato.

L'articolo completo, con grafici e immagini, è scaricabile qui.

Lo studio completo Science Education in Europe: National Policies, Practices and Research è disponibile in inglese sul sito di Eurydice.
Sono anche disponibili su richiesta copie cartacee dello studio, scrivendo a eurydice.italia@indire.it


 
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