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MEDIA EDUCATION

Il tablet e l’inclusione scolastica

Una nuova pubblicazione del progetto europeo SENnet

di Silvia Panzavolta
31 Ottobre 2014

“Tell me and I will forget.
Teach me and I will remember.
Involve me and I will learn”

(B. Franklin)

 

Il progetto SENnet (Special Education Needs Network), è un progetto europeo triennale (2011-2014) finanziato nell’ambito del Programma LLP, finalizzato alla costituzione di un portale europeo di risorse e materiali, tra cui pubblicazioni originali dedicate all’educazione speciale.

Tra gli obiettivi del progetto vi sono:

  • la pubblicazione di report annuali tematici e report annuali sull’innovazione, relativi alla tematica dell’inclusione tramite le ICT;
  • l’individuazione di almeno 200 risorse didattiche digitali, immediatamente spendibili in classe nella didattica con gli alunni BES (Bisogni Educativi Speciali), che sono rese disponibili tramite il repository europeo Learning Resource Exchange;
  • la realizzazione di una serie di moduli formativi, indirizzati ai docenti e agli operatori che si occupano di BES, su varie tematiche, tra cui: l’adattamento del pc e le tecnologie assistive, l’accessibilità web, l’Universal Design for Learning (UDL) e la costruzione di risorse didattiche tramite le Open Educational Resources. La prima release dei contenuti dei moduli è stata in inglese. Tuttavia, nella seconda metà del progetto, i moduli formativi, localizzati e tradotti, sono stati utilizzati nell’ambito della formazione blended organizzata da INDIRE per i docenti neoassunti, nel periodo maggio-luglio 2014, i quali, da un questionario di gradimento sottoposto loro, sono stati notevolmente apprezzati.

L’ultimo report redatto dal progetto e pubblicato ad ottobre 2014, intitolato “Tablet computers and Learners with Special Educational Needs (trad. “Tablet e studenti con bisogni educativi speciali”), fa il punto sulle evidenze reperibili in letteratura rispetto all’efficacia dell’uso delle ICT con alunni con bisogni educativi speciali.
Il tablet riscuote oggi in tutta Europa un grande successo ed in molte scuole viene utilizzato al posto di, o in associazione con il vecchio portatile o computer fisso in quanto rappresenta uno strumento agile e facilmente utilizzabile anche dagli studenti più piccoli. La sua estrema semplicità d’uso, la sua peculiarità di interazione, quasi esclusivamente touch screen, la sua capacità di piegarsi alle esigenze personali dell’utilizzatore (anche in termini di requisiti di accessibilità) e la sua comprovata capacità di motivare l’utente (Johnson, 2013) lo rendono un device adeguato al contesto scolastico, benché non sia nato per questo contesto.
Anche da un punto di vista economico, il mercato offre diverse soluzioni e migliaia di app, didattiche e non, sono prodotte e rese disponibili sia a pagamento che gratuitamente nei vari app store. Una stima del 2013 parla di una presenza dei tablet in 47.000 scuole in tutta Europa (Balanskat A, Bannister D. et al., 2013).

La ricerca educativa mostra che in particolari gruppi di studenti con particolari caratteristiche, il tablet prova la sua superiore efficacia rispetto ad altre tecnologie e supporti (es. cartacei o pc). I benefici sono stati riscontrati in particolare sugli alunni affetti da autismo (Lewis, 2013), da disabilità visiva o ipovisione (Cranmer, 2014), da disturbi dell’attenzione (Nomahoe, 2012), da dislessia (Schaffhauser, 2013) e da difficoltà motorie (Johnson, 2013).
Tuttavia, quello che rimane ancora da fare è fornire ai docenti indicazioni operative suffragate da evidenze su come e quando usare il tablet in modo inclusivo, in specifiche attività e scenari didattici. Per arrivare a questo ci sarà bisogno di ulteriori ricerche e test in classe, anche perché le caratteristiche del target di riferimento variano enormemente.

Nella prima parte, il report riporta un’ampia analisi della letteratura scientifica sul tema del tablet per l’inclusione scolastica mentre nella seconda parte del report vengono documentati, anche in formato multimediale, degli studi di caso condotti nei Paesi partner, ossia Austria, Belgio, Danimarca, Estonia, Italia, Portogallo e Turchia.

Lo studio di caso italiano, documentato nel Report, è stato realizzato da INDIRE presso l’Istituto Comprensivo di Cadeo e Pontenure (PC) ed è consultabile anche in formato video su Youtube (“ICT e inclusione, imparare insieme con il tablet”). Illustra alcune attività didattiche, fortemente inclusive, dove uno degli alunni, R., 11 anni, affetto da tetraplegia, utilizza due tablet, uno per la comunicazione aumentativa alternativa e uno per le attività didattiche, così come gli altri compagni di classe. R. ha scelto di frequentare la scuola media “F. Petrarca” di Pontenure perché l’utilizzo del tablet, che potenzia enormemente il suo canale comunicativo con gli altri, non sarebbe stato stigmatizzante, come lo era stato quando il bambino frequentava la scuola primaria. “Mi sembra di capire che per lui questo è lo strumento in assoluto più agile e quello che dà alla sua vita scolastica una connotazione assolutamente inclusiva”, dice la docente di sostegno del ragazzo, Olga Chiesa, confermando quanto si può leggere in letteratura.

Il progetto SENnet si intreccia anche con le attività del progetto europeo Creative Classroom Lab, che si occupa di validare scenari d’uso del tablet in classe, ed in tal modo il Consorzio del progetto SENnet sta cercando di garantire una certa sostenibilità e trasferibilità dei risultati e dei prodotti realizzati in questi anni di attività, vista la imminente conclusione del progetto.

Nel corso della conferenza internazionale Eminent, organizzata da European Schoolnet, che si terrà a Zurigo il 13-14 novembre e a cui parteciperà anche INDIRE, verranno presentati alcuni studi di caso e alcuni prodotti del progetto SENnet.

Link utili:

 

Per maggiori informazioni: Silvia Panzavolta, s.panzavolta@indire.it e Patrizia Lotti, p.lotti@indire.it.

 

 
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