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PORTFOLIO

Il portfolio delle competenze individuali nella scuola primaria

Una raccolta dei materiali prodotti dall'alunno, che lo seguirà durante l'intero percorso di formazione.

di Silvia Vecci
24 Novembre 2003

Immagine tratta dall'archivio DIA Nel quadro della riforma del sistema di istruzione e formazione prevista dalla ministra dell'Istruzione Letizia Brichetto Moratti  per l'anno scolastico 2002/2003, il prof. Giuseppe Bertagna ha redatto, su incarico del Ministero stesso, le Indicazioni nazionali per i Piani di Studio Personalizzati nella Scuola Primaria, documenti prescrittivi accompagnati dalle relative Raccomandazioni con valore puramente orientativo. Tali documenti sono stati utilizzati come punto di riferimento prima dalle 251 scuole coinvolte nella sperimentazione della riforma e adesso da tutte le scuole dei livelli scolastici coinvolti nella prima fase di attuazione della riforma.

Le Indicazioni Nazionali per i Piani di Studio Personalizzati nella Scuola Primaria forniscono una prima definizione del portfolio delle competenze individuali che "costituisce una collezione strutturata, selezionata e commentata/valutata di materiali particolarmente paradigmatici prodotti dallo studente, che consentono di conoscere l'ampiezza e la profondità delle sue competenze e, allo stesso tempo, della maggiore o minore pertinenza degli interventi didattici adottati". (Annali dell'istruzione 5-6/2001, 1/2002 "I Documenti della sperimentazione nella scuola dell'infanzia e nella scuola primaria" – Le Monnier – pag.6).

Il portfolio dovrebbe contenere:

  • prove scolastiche significative;
  • materiali prodotti dall'alunno individualmente o in gruppo;
  • osservazioni dei docenti e della famiglia sui metodi di apprendimento del fanciullo;
  • commenti su lavori personali ed elaborati significativi;
  • risultati delle osservazioni sistematiche;
  • annotazioni su interessi e attitudini.

Il portfolio della scuola primaria viene compilato e aggiornato dal docente tutor, in collaborazione con tutti i docenti che si fanno carico dell'educazione e degli apprendimenti di ciascun alunno, dalla famiglia e dall'alunno stesso. Il docente seleziona gli elementi che rappresentano meglio la personalità dell'alunno, li registra e li commenta nel portfolio, la famiglia completa la documentazione del percorso di crescita condividendo così le responsabilità educative, l'alunno contribuisce, a sua volta, alla selezione e al commento del materiale prodotto.

Il portfolio ha una duplice funzione: i materiali selezionati dal docente danno all'alunno il senso generale del suo percorso rispetto agli obiettivi formativi, mentre i materiali selezionati dall'alunno permettono al docente di capire come l'alunno percepisce i propri risultati e i propri progressi. Il coinvolgimento della famiglia serve a completare la documentazione relativa al percorso di crescita, fornendo informazioni su quegli aspetti che non sono rilevabili nel contesto scolastico.

Inoltre, mentre documenta il percorso dell'alunno e le competenze acquisite, il portofolio permette anche di valutare il processo di insegnamento/apprendimento e fornisce un prezioso strumento di autovalutazione dell'istituzione scolastica.

La sperimentazione che ha avuto luogo nell'anno scolastico 2002/2003 ha riguardato l'ultimo anno della scuola dell'infanzia e i primi due anni della scuola primaria (4-7 anni). In questambito, l'Unità Italiana di Eurydice ha svolto una ricerca in terrotorio europeo, raccogliendo informazioni relative all'uso di portfolio per la stessa fascia di età. L'esperienza italiana è risultata essere all'avanguardia in quanto in nessun altro paese dell'Unione Europea viene utilizzato un portfolio per la fascia di età in questione. La ricerca è stata allargata ai paesi extraeuropei ed è risultato che l'esperienza del portfolio è presente da tempo, per tutti i livelli scolastici, nelle scuole statunitensi e australiane, ed è stata recentemente inserita anche nelle scuole canadesi per il livello primario.

 

Silvia Vecci, redazione webzine [s.vecci@indire.it]

 
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