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Svezia (S)

di Francesco Vettori
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Alle municipalità è richiesto di fornire attività prescolari per tutti i bambini fra 1 e 5 anni di età, che abbiano genitori che lavorano o studiano. Tali attività si svolgono, in genere, nelle scuole per l’infanzia, ma possono essere anche fornite da persone che si prendono cura dei bambini, sia in luoghi appositi che presso il proprio domicilio. Il finanziamento di tali attività viene in parte dalla municipalità stessa e in parte dal genitori, che in genere pagano una tassa in base al loro reddito.

Dal 1° gennaio 2003, a tutti i bambini deve essere assicurato un posto nella scuola dell’infanzia a partire dall’autunno in cui compiono il 4° anno di età. La scuola dell’infanzia, per i bambini di 4 e 5 anni è gratuita per 3 ore al giorno. I bambini fra 1 e 5 anni, i cui genitori sono disoccupati o in congedo parentale per un altro figlio, hanno il diritto di accedere alla scuola per l’infanzia per almeno 3 ore al giorno, o per 15 ore alla settimana.
Le municipalità devono offrire classi preprimarie ai bambini di 6 anni di età, generalmente per 3 ore al giorno. A questo, in genere, provvedono le scuole stesse. La classe preprimaria è parte del sistema scolastico pubblico, ma la frequenza dei bambini è volontaria. L’educazione prescolare è gratuita e ad essa si applicano sia la normativa che il curriculum dell’istruzione obbligatoria, mentre non si applicano i programmi e gli orari.




 

(da 6/7 a 16 anni)
Grundskola

Criteri di ammissione
La scelta della scuola è affidata ai genitori, ma scuole che hanno ricevuto un numero eccessivo di richieste, possono dare la priorità agli alunni che vivono nelle vicinanze. L’istruzione è offerta gratuitamente da tutti gli istituti.

Organizzazione scolastica
L’anno scolastico inizia alla fine di agosto e termina all’inizio di giugno. Le scuole sono aperte 5 giorni a settimana e ogni scuola decide sia l’orario giornaliero, che non deve superare le 6 ore nei primi 2 anni e le 8 nei successivi, sia il monte ore settimanale. Non esiste un’indicazione a livello nazionale sul numero minimo e massimo di alunni per ogni classe, ma sono le municipalità e le scuole a fissare i limiti. In genere, nei primi 6 anni, gli alunni hanno un solo insegnante per tutte le materie, ad eccezione di Educazione Fisica e Salute, Arte, Musica e Artigianato. Successivamente ai primi 6 anni dell’obbligo, ci sono diversi insegnanti per ogni area disciplinare, sebbene in genere gli insegnanti collaborino fra di loro.

Curriculum
Il quadro di riferimento per il curriculum, che ne individua gli obiettivi e i principi generali, viene stabilito a livello nazionale. Sulla base di questo, ogni municipalità deve definire gli obiettivi generali per le sue scuole in un piano scolastico. Inoltre, ogni istituto deve ideare un piano di lavoro, basato sul curriculum e sulle necessità locali. All’interno di questo quadro di riferimento, gli insegnanti e le istituzioni hanno autonomia nel determinare i metodi di insegnamento e nella scelta dei materiali didattici. I curricola attuali, introdotti nel 1995 e aggiornati nel 1998, comprendono anche le classi preprimarie e i centri per le attività nel tempo libero, indicano le materie obbligatorie, i programmi e gli obiettivi. Le materie alle quali è riservata un’attenzione particolare nell’istruzione obbligatoria sono: Svedese, Inglese e Matematica. Gli alunni studiano anche materie pratiche come Arte, Scienze Sociali, Scienze Naturali e un’altra Lingua Straniera. A livello nazionale viene data un’indicazione sul numero di ore da dedicare a ogni materia nell’arco dei 9 anni di istruzione obbligatoria, ma ogni municipalità/scuola, decide autonomamente la distribuzione delle ore di lezione e in quale anno le materie debbano essere introdotte, purché gli alunni raggiungano i risultati previsti dal curriculum per il 5° e 9° anno di studi.

Valutazione e certificazione
Durante tutto l’arco della Grundskola, viene svolta una valutazione continua. La valutazione a livello nazionale prevede esami in Svedese, Inglese e Matematica, alla fine del 5° e 9° anno di studi. Solamente gli esami del 9° anno sono obbligatori. I voti sono assegnati a partire dall’8° anno di studi e sulla base di una scala di valutazione: passato (G); passato con merito (VG); passato con particolare merito (MVG). Il certificato di fine istruzione obbligatoria, viene riconosciuto agli alunni che hanno completato con successo l’ultimo anno. Gli alunni che non raggiungono i risultati previsti in una materia, non ricevono il voto in quella materia, bensì un giudizio scritto. Dopo aver lasciato la scuola, gli alunni possono completare il loro certificato di istruzione obbligatoria sostenendo un esame o proseguendo gli studi in un programma individuale nell’ambito dei percorsi formativi dell’istruzione secondaria superiore.




 

(da 16 a 19 anni)
Gymnasieskola

Criteri di ammissione
Il certificato di fine istruzione obbligatoria, permette l’accesso all’istruzione secondaria superiore. Comunque, al fine di seguire uno dei 17 programmi nazionali o i programmi specifici (previsti per alunni che hanno sviluppato interessi specifici), gli alunni devono aver ottenuto la valutazione “passato” almeno in Svedese (come lingua materna o seconda lingua), Inglese e Matematica. Gli alunni che non hanno ottenuto tale valutazione, possono seguire dei programmi individuali. La Gymnasieskola è gratuita.

Organizzazione scolastica
Ogni municipalità decide autonomamente la data di inizio e di fine dell’anno scolastico sulla base delle indicazioni generali fornite a livello nazionale per l’istruzione secondaria (da fine agosto a inizio giugno). Le scuole sono aperte 5 giorni a settimana. L’istruzione non è ripartita in corsi per anni specifici e non è regolata da un orario. Al contrario, l’istruzione è regolamentata in base ad obiettivi fissati nei curricola, nei programmi generali e di ogni singola materia.
Interi corsi o parti di essi possono essere integrati con altre materie e studiati per temi. I gruppi di alunni che studiano per un corso possono essere messi insieme da classi e programmi differenti. Non c’è una norma generale che indichi un numero massimo di alunni per ogni insegnante o per ogni classe ma, in genere, il numero non eccede i 30 alunni per classe.

Curriculum
Gli insegnanti e le scuole operano all’interno del quadro di riferimento nazionale. Sono previste 17 aree disciplinari, 14 delle quali sono orientate a studi professionali. Tutti i programmi di studio nazionali, così come i cosiddetti “programmi speciali”, offrono un’ampia istruzione di base e una generale possibilità di accesso all’istruzione superiore. Le materie comuni obbligatorie, che sono le stesse per tutti i programmi sia nazionali che speciali sono: Svedese (come prima o seconda lingua), Inglese, Matematica, Religione, Educazione Civica, Studi Scientifici, Educazione Fisica e Salute e Attività Artistiche. Le materie di base coprono un terzo dell’insegnamento. Il tempo rimanente viene impiegato dagli alunni per lo studio di materie specifiche previste dai programmi e scelte individualmente. Esistono anche programmi individuali per alunni che non hanno i requisiti per seguire i programmi nazionali o speciali. Lo scopo dei programmi individuali è quello di far acquisire agli alunni i requisiti richiesti dai programmi nazionali e speciali.

Valutazione e certificazione
Gli alunni vengono valutati in modo continuo, con voti che sono assegnati a conclusione di ogni corso. Specifici esami nazionali sono stati previsti per alcune materie. A conclusione della Gymnasieskola non deve essere sostenuto alcun esame finale, ma viene rilasciato un certificato di fine studi, che consiste in una sintesi dei corsi inseriti nel piano di studi dell’alunno e dei voti ottenuti nei corsi. Dopo aver completato l’istruzione secondaria superiore, gli alunni possono sostenere altri esami per aumentare i loro voti.

RIFORME IN CORSO
Il sistema educativo svedese si basa sulla Legge sull’istruzione del 1985, che dal 1999 è sottoposta a revisione da parte di una apposita commissione parlamentare. La commissione propone una nuova Legge che contenga norme comuni a tutti i livelli di istruzione, dal preprimario all’educazione degli adulti, indipendentemente dal carattere pubblico o privato degli istituti. È data maggior importanza alle responsabilità del capo di istituto in ambito pedagogico, mentre andranno a diminuire quelle in campo amministrativo. La Commissione propone, inoltre, che i voti vengano assegnati solo da insegnanti abilitati e che questi possano riassegnare i voti che fossero stati attribuiti da insegnanti non qualificati. Viene proposto anche di attribuire maggiori poteri all’Agenzia Nazionale per l’Educazione per l’applicazione di sanzioni anche alle scuole municipali.
A livello di istruzione obbligatoria, nell’autunno 2000, è partito un progetto pilota per dare a 900 scuole la possibilità di delineare il proprio orario delle lezioni, al fine di creare una maggiore flessibilità organizzativa e incontrare le necessità degli alunni. Il progetto si concluderà nel 2005.
A livello secondario superiore è stata presentata una proposta nel 2003, per l’introduzione di 8 settori disciplinari, in sostituzione dei vecchi programmi, ognuno rappresentante di un’ampia fetta del mercato del lavoro.

 

testi a cura dell'Unità Italiana di Eurydice

 
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