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MEDIA EDUCATION

"New Millennium Learners", online i materiali del convegno
Disponibili in Rete le presentazioni degli esperti intervenuti al convegno internazionale Indire-OECD dello scorso 7 marzo
di Costanza Braccesi
27 Marzo 2007

  

16 relatori da tutto il mondo, oltre 250 partecipanti, 3 sessioni di lavoro, un’intera giornata dedicata all’approfondimento di tematiche cruciali per la scuola del nuovo millennio. Sono questi alcuni numeri del convegno internazionale “New Millennium Learners – Scuole, tecnologie, apprendimento” che si è tenuto a Firenze lo scorso 7 marzo.

L’evento, organizzato dall’OECD (Organization for Economic Cooperation and Development) e dall’Agenzia Nazionale per lo Sviluppo dell’Autonomia Scolastica, si è posto l’obiettivo di presentare lo stato dell'arte sulla ricerca relativa alle tecnologie digitali nell’apprendimento, individuando nel contempo strategie di sviluppo per possibili, nuove sperimentazioni. 

Partendo dal termine “New Millennium Learners” - la generazione di giovani nati a partire dagli anni ’80 che non hanno mai conosciuto un mondo privo di Internet e dei media digitali -  il convegno ha cercato di far comprendere quanto sia grande il rischio del cosiddetto “digital disconnect”, la distanza tra il mondo della formazione e il mondo delle pratiche sociali dei ragazzi di oggi che hanno stili di vita legati all’utilizzo massiccio dei nuovi mezzi di comunicazione.  

Tantissimi gli aspetti emersi grazie ai contributi degli studiosi di statura internazionale che si sono succeduti: dalle caratteristiche dei “new millennium learners” alle nuove modalità di apprendimento connesse alla diffusione delle ICT, dal “gap” tra il linguaggio che gli studenti usano nelle loro attività quotidiane extra-scolastiche e quello che trovano in classe, fino ai profondi cambiamenti avvenuti negli ultimi anni nel modo di comunicare e, di conseguenza, di apprendere.

L’evento è stato quindi un’occasione per tentare di “ridisegnare” nuove modalità di insegnamento capaci di comprendere come le diverse tecnologie possano in effetti migliorare le attività didattiche e valorizzare le abilità di ogni singolo studente, sfruttando le conoscenze preesistenti nell’individuo e le sue specificità (strutture cognitive, organizzazione della memoria, componenti emotivo-motivazionali, capacità di lavorare in multitasking, di creare nuovi linguaggi, di cercare risposte immediate, di fare proprie le informazioni in maniera non lineare..).  

L’auspicio è che tanti docenti siano usciti dal convegno con qualche strumento in più per riuscire a cogliere le opportunità innovative della didattica mediata dalle tecnologie e per poter ripensare l’identità comunicativa della scuola stessa. Del resto è ormai evidente l’urgenza di realizzare scenari educativi innovativi per i “nuovi” studenti. Studenti le cui competenze tecnologiche sono cresciute esponenzialmente negli ultimi anni, superando di gran lunga le capacità degli insegnanti in questo campo.

La sfida della scuola del nuovo millennio è dunque duplice: da un lato è opportuno indagare i cambiamenti avvenuti nelle capacità cognitive dei giovani a seguito del potenziamento delle nuove tecnologie, dall’altro è necessario riuscire a trarre il maggior beneficio possibile dalle competenze tecnologiche che i ragazzi oggi già possiedono. 

Visto il vivo interesse manifestato dal pubblico partecipante, perlopiù composto da docenti delle scuole italiane, abbiamo pensato di rendere disponibili online i materiali che sono stati presentati al convegno. I file sono dei semplici pdf visualizzabili con Acrobat Reader (scaricabile a questo indirizzo). Per ogni autore è inoltre possibile consultare una breve biografia che evidenzia il particolare settore di interesse.


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