Galleria dei pedagogisti

Immagine Galleria dei Pedagogisti palazzo INDIRE

Sulle pareti del corridoio che univa la Sala del Settecento a quella dell'Ottocento si susseguiva una serie di ritratti dei più importanti pedagogisti del passato, in una sorta di trait d'union fra i due secoli. Il Settecento pedagogico si era caratterizzato per l'opera di grandi riformatori dei sistemi scolastici e la riflessione di grandi teorici dell'educazione, quali Jean-Jacques Rousseau (1712 – 1778) che, con la sua critica all'educazione tradizionale, aveva esaltato un tipo di educazione "naturale", quasi "autobiografica" e Johann Heinrich Pestalozzi (1746 – 1817), promotore di un'educazione rinnovata, popolare e nazionale. A cavallo dei due secoli, Friedric Fröbel (1782 – 1852), uno dei pilastri della Pedagogia, con il rinnovamento dell'educazione attraverso il gioco e l'organizzazione dei primi Giardini di infanzia (Kindergarten).

Dalla seconda metà dell'Ottocento, il grande sviluppo economico, industriale e tecnologico portò ad un profondo mutamento anche delle concezioni pedagogiche, attraverso un articolarsi di istituzioni educative, laiche e religiose. Si ebbe una radicale ideologizzazione della pedagogia come settore chiave del controllo sociale, della progettazione politica e della gestione del potere sociale e politico. Degna di nota, la funzione educativa di stampa, teatro, arte e soprattutto del romanzo.