AESSE - Abitare la scuola - Agenzia Nazionale per lo Sviluppo dell'Autonomia Scolastica ex Indire logo Agenzia Nazionale per lo Sviluppo dell'Autonomia Scolastica ex Indire
 

opera Pizzigoni

 L’esperimento di Giuseppina Pizzigoni iniziò nel 1911, grazie al sostegno di amici ed estimatori, e vide da subito la partecipazione del Comune di Milano, che offrì la disponibilità di due padiglioni. Si può ascrivere alla corrente delle ‘scuole attive’, che vide nascere in quegli anni diverse sperimentazioni in più paesi europei.
Nel 1927, di fronte al successo del metodo pedagogico ed all’interesse suscitato anche a livello internazionale, venne inaugurata la nuova scuola (l’attuale), un esempio di architettura nata per la pedagogia.

Il metodo ancora oggi è ispirato all’idea di una didattica attiva, alternativa al verbalismo: luogo per eccellenza dell’apprendimento è la natura e in particolare l’attività agraria, che permette di educare il bambino nella sua globalità psico-fisica, perché in grado di coinvolgerlo dal punto di vista sensoriale, corporeo e affettivo.

prato per il pascolo

L’ambiente naturale coincide con l’ambiente didattico.
Nella foto: l’area riservata a pascolo per gli animali della fattoria della scuola.

In origine l’agraria rappresentava anche il contatto con il mondo del lavoro che i bambini avrebbero incontrato dopo la scuola. La ricerca della Pizzigoni era infatti profondamente democratica, e si rivolgeva in primo luogo ai bambini meno abbienti, che provenivano da famiglie contadine.

Dal 1929 Giuseppina Pizzigoni si dedicò alla definizione ed alla diffusione della sua proposta, compito oggi svolto dall’ Opera Pizzigoni, nata nel 1933.