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l'agraria come base

coltivazioni

L’agraria permette di vivere esperienze concrete e significative, mentre insegna anche il tempo dell’attesa, il rispetto dei cicli vitali, il confronto con la delusione o la soddisfazione legate alla riuscita del raccolto.
Nella foto: Le coltivazioni dei bambini.

la serra

La serra riscaldata


L'agraria è il connettivo che unisce l’attività didattica, dal linguaggio, alla matematica, alla geografia. Lega le altre esperienze perché fornisce argomenti vissuti e significativi: lessico per le prime parole, numeri per i primi calcoli, problemi da risolvere, descrizioni delle esperienze.

Nell’orto i bambini dalla prima alla quarta realizzano due tipi di colture: una da raccogliere a giugno (ortaggi) e un’altra da raccogliere a settembre. Le prime classi seminano sia il mais che piante non alimentari come il sorgo o il lino, per estrarre la fibra tessile ed utilizzarla poi nei telai.
La raccolta e la sistemazione dei frutti sono occasioni per le prime moltiplicazioni o per avvicinarsi al concetto geometrico di superficie.

In quinta i ragazzi stipulano un contratto con l’azienda agricola. Hanno a disposizione 30 metri quadri di terreno e da soli, divisi in gruppi, intraprendono tutte le fasi delle lavorazioni.
Dopo aver deciso il genere di coltura da impiantare, fanno il progetto di suddivisione delle aiuole, in base ad esigenze estetiche ma anche funzionali.
Gestiscono un vero e proprio budget: calcolano le entrate e le uscite, pagano l’affitto all’azienda agricola, pagano le sementi, pagano le multe se infrangono le regole, e poi vendono il ricavato del raccolto all’interno della scuola.

Questo percorso didattico, nato per mettere in grado i bambini di allora di gestire l’azienda agricola di famiglia, oggi rappresenta un’esperienza unica di conoscenza della natura e allenamento al lavoro di gruppo.

raccolti

Italiano e matematica sono i due linguaggi attraverso cui tradurre tutte le esperienze. Per la vendemmia, ad esempio, si fanno le misurazioni della lunghezza del filare, dell’altezza della vite, della capacità delle botti, del peso dell’uva. A questo si aggiungono i testi, i modi di dire, i racconti, i proverbi sul vino…