Il collegamento diretto tra cortili e aule permette di usare spesso e autonomamente lo spazio esterno, anche per attività di studio o lettura. I bambini escono sempre, anche quando nevica.
La scuola non è l’aula, ma tutto l’ambiente contribuisce all’apprendimento.
Nella Rinnovata i bambini non hanno mai la sensazione di essere rinchiusi. Da qualsiasi punto dell’edificio esistono molteplici vie di contatto con l’esterno: percorsi, uscite dirette, ampie finestre, in modo da creare una decisa continuità.
Il lavoro manuale e agrario, insieme alle risorse offerte da un ambiente didattico ricco di proposte, permettono di incidere sul livello di motivazione e coinvolgimento del bambino. Gli alunni possono muoversi in un mondo di significati dove è più facile orientarsi, cogliere le ricadute concrete, coinvolgersi anche sul piano affettivo.
‘L’applicazione del metodo sperimentale non si circoscrive a una lezione, ma tutte le penetra e le collega per l’infinita rete di riferimenti coi quali un fatto è allacciato a molti altri, cosicché i veri poteri mentali sono esercitati simultaneamente in una ginnastica tanto piacevole quanto fruttuosa’.
Giuseppina Pizzigoni, La scuola Rinnovata secondo il Metodo Sperimentale, Conferenza alla Croce Rossa, 1921
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